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Come sta andando il distributore automatico di pizza calda a Roma

Mag 10, 2021

AGI – L’aspetto è quello del classico distributore automatico di snack. E dal 5 aprile attira l’attenzione dei passanti per il suo color rosso fiammante al civico 2 di via Catania, nella zona di piazza Bologna, dove è stato collocato. Ma c’è una particolarità sostanziale: al posto di snack e bibite, il distributore sforna pizza calda. Pronta in appena 3 minuti, 7 giorni su 7, 24 ore su 24 (per ora, in ottemperanza delle regole antiCovid, il servizio termina alle 22). Stiamo parlando della prima pizzeria automatica della Capitale, il brand che la promuove è Mr.Go.

Si tratta di un esperimento pilota che però sembra nutrire l’ambizione di espandersi almeno nelle principali città italiane, colonizzandole, con distributori di cibo “al servizio del consumatore”. La macchina è in grado di impastare, condire e cuocere la pizza a 380° e di offrirla all’avventore pronta per essere gustata in soli 3 minuti garantendo l’utilizzo di ingredienti freschi e di prima scelta. All’interno del macchinario, che è totalmente automatizzato, la farina si miscela con l’acqua per dar vita a un panetto del peso di 160 grammi, che viene pressato fino a diventare il classico disco piatto su cui scende il pomodoro e i relativi condimenti che attengono alla pizza opzionata, proposta al cliente in quattro versioni: Margherita, Diavola, Pancetta e Margherita ai quattro formaggi. Prezzi: da 4,50 a 6 euro.

Sulla propria pagina Facebook i promotori Mr.Go. sottolineano che “il mix di farine utilizzato contiene una piccolissima quantità di agente lievitante e zucchero che attivano il processo di lievitazione durante la fase di cottura”. La tecnologia su cui si basa Mr.Go è frutto della ricerca di una start up internazionale attiva nel settore del food tech e che ha brevettato il complesso distributore sotto il marchio Let’s Pizza.

Dal 5 aprile ad oggi dal distributore sono uscite oltre mille pizze. “Chiamiamole pizze di curiosità”, commenta Massimo Bucolo, il responsabile dell’iniziativa. “soprattutto quelle del pomeriggio, ma la sera sono in aumento”. Mr.Go garantisce l’utilizzo di ingredienti freschi e di prima qualità e, a dimostrazione di ciò, invita il cliente a osservare da vicino e con i propri occhi il funzionamento dell’intero processo di assemblaggio degli ingredienti, dalla preparazione del panetto alla cottura fino alla fuoriuscita della pizza.

Il vantaggio? Pizza al volo tutte l’ore. Specie la notte. Oltre l’orario di chiusura delle pizzerie. Tanto più in periodo di lockdown in cui la riapertura dei locali è tutt’altro che stabilizzata. In una zona in cui risiedono molti studenti universitari più curiosi e meno diffidenti all’idea di fare quest’esperienza. Quindi, per il momento, si tratta di una media di 30-40 pizze al giorno. “Ma noi siamo un servizio soprattutto di supporto, quando gli altri la sera sono già chiusi”, analizza Massimo Bucolo che non nasconde il fatto che ci sono state anche delle polemiche per via della possibile concorrenza di questo servizio alle pizzerie Tradizionali.

“Noi pensiamo di operare nell’ambito di un quartiere, nel raggio di un km, 1,5 km”. Però racconta che la curiosità è tale che “arrivano chiamate di persone di ogni età che vorrebbero avere l’uso della macchina in franchising o come alternativa occupazionale o per associarla in maniera complementare alla propria attività di bar, ristorante o persino della pizzeria, da attivare magari dopo la chiusura serale”. Richieste provenienti un po’ da tutta Italia. 
 
 

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