AGI – “Danielle ha giurato ed è ufficialmente cittadina italiana. O meglio: lo è anche sui documenti, perché a livello di cultura e sentimenti già lo era”. Con queste parole, il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, ha salutato la cittadinanza italiana per Danielle Madam, la campionessa di lancio del peso nata in Camerun e residente in Italia da bambina.
L’atleta, vittima anche di insulti razzisti che aveva denunciato nei mesi scorsi, non aveva potuto avere la cittadinanza fino ad ora nonostante i cinque titoli italiani vinti nella sua specialità e la lunga permanenza in Italia dove si è anche laureata. L’obiettivo era fissato per il 2030 a causa di motivi burocratici.
“È stato un lungo percorso dovuto a una lunga istruttoria, ma ce l’ha fatta – ha spiegato il sindaco Fracassi – La sfortuna si era messa di traverso: mancavano alcuni documenti, a causa della sua vita non facile, e questo ha ostacolato, almeno fino a oggi, il riconoscimento del suo diritto a essere quello che è: italiana. Pavese lo era già pienamente, per quello non aveva bisogno di riconoscimenti: bastava ascoltare le sue parole d’amore per la nostra Città”.
“Per il Comune di Pavia – ha aggiunto – è un onore aver contribuito alla soluzione del problema, facendo il necessario per completare l’iter amministrativo e portarlo a una conclusione felice, con l’acquisizione della cittadinanza per via ordinaria. Oggi un sogno si realizza. Adesso, da buona sportiva, Danielle potrà inseguire il prossimo obiettivo: diventare una militare dell’Arma dei Carabinieri e, magari, vincere un trofeo importante con le insegne dei gruppi sportivi dell’Arma. Glielo auguro, così come lo auguro ai nostri Carabinieri e alla nostra Italia, che deve sempre primeggiare, in ogni settore”.
AGI – “Danielle ha giurato ed è ufficialmente cittadina italiana. O meglio: lo è anche sui documenti, perché a livello di cultura e sentimenti già lo era”. Con queste parole, il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, ha salutato la cittadinanza italiana per Danielle Madam, la campionessa di lancio del peso nata in Camerun e residente in Italia da bambina.
L’atleta, vittima anche di insulti razzisti che aveva denunciato nei mesi scorsi, non aveva potuto avere la cittadinanza fino ad ora nonostante i cinque titoli italiani vinti nella sua specialità e la lunga permanenza in Italia dove si è anche laureata. L’obiettivo era fissato per il 2030 a causa di motivi burocratici.
“È stato un lungo percorso dovuto a una lunga istruttoria, ma ce l’ha fatta – ha spiegato il sindaco Fracassi – La sfortuna si era messa di traverso: mancavano alcuni documenti, a causa della sua vita non facile, e questo ha ostacolato, almeno fino a oggi, il riconoscimento del suo diritto a essere quello che è: italiana. Pavese lo era già pienamente, per quello non aveva bisogno di riconoscimenti: bastava ascoltare le sue parole d’amore per la nostra Città”.
“Per il Comune di Pavia – ha aggiunto – è un onore aver contribuito alla soluzione del problema, facendo il necessario per completare l’iter amministrativo e portarlo a una conclusione felice, con l’acquisizione della cittadinanza per via ordinaria. Oggi un sogno si realizza. Adesso, da buona sportiva, Danielle potrà inseguire il prossimo obiettivo: diventare una militare dell’Arma dei Carabinieri e, magari, vincere un trofeo importante con le insegne dei gruppi sportivi dell’Arma. Glielo auguro, così come lo auguro ai nostri Carabinieri e alla nostra Italia, che deve sempre primeggiare, in ogni settore”.