La decisione di Virginia Raggi di applicare la direttiva Bolkenstein in deroga al decreto Rilancio del governo Conte e in affinità con un parere dell’Antitrust riguarda 18 mila concessioni che fanno capo a 12 mila titolari, dicono gli ambulanti che stamattina sono per le strade di Roma a manifestare. Il primo passo è di poco più di un mese fa, quando una determina dirigenziale di Roma Capitale ha bloccato in autotutela il rinnovo di circa 1.500 posteggi a rotazione: sono le licenze per altrettante bancarelle scadute lo scorso 31 di dicembre. Tanto è bastato a scatenare la rabbia dei titolari, che stamattina hanno bloccato le uscite 22 e 23 del Grande Raccordo Anulare, a Roma, creando traffico e disagio in tutta la zona. Rimosso il blocco, i manifestanti si sono diretti verso piazza della Repubblica, dove è in corso una manifestazione autorizzata.
La questione nasce da un parere che il Campidoglio ha chiesto all’Antitrust. In una lettera di sei pagine recapitata a marzo il Garante ammonisce governo e Parlamento a mettersi in regola. “In linea con la disciplina e i principi di diritto europeo a presidio della concorrenza”, mette a verbale Rustichelli nella segnalazione inviata per conoscenza anche ai presidenti di Camera e Senato. In assenza di modifiche, l’Antitrust chiede a Draghi e Giorgetti che si proceda “con la disapplicazione delle disposizioni nazionali” contenute nel decreto Rilancio dello scorso luglio. Norme che hanno reso il settore del commercio sulle aree pubbliche “attualmente impenetrabile all’applicazione dei princìpi della concorrenza”. Raggi si sta muovendo proprio in questa direzione, mentre nella stessa città la presidente del VII municipio, Monica Lozzi, è intenzionata a seguire il decreto Rilancio e proseguire con la proroga delle licenze. Un gesto in polemica con la sindaca, che Lozzi, ex grillina, sfiderà nelle prossime amministrative con la lista civica REvoluzione Civica.