AGI – Tanta folla e intensa partecipazione questa mattina nell’area verde di piazza Walter Rossi, a Roma, per celebrare la Festa della Liberazione e per ricordare lo studente 20enne di Lotta Continua, vittima di un agguato di matrice fascista il 30 settembre 1977 mentre faceva volantinaggio. Amici e vecchi militanti si sono dati appuntamento nella ex piazza Igea, al quartiere della Balduina, per questo 25 Aprile addolcito da un clima quasi estivo.
La cerimonia si è svolta senza l’auspicato restauro del monumento dedicato proprio alla memoria di Walter Rossi. Sia l’Anpi sia la stessa Associazione che porta il nome del ragazzo assassinato, hanno sperato nelle scorse settimane che la data del 25 Aprile potesse salutare anche la nuova sistemazione della stele, ritrovata la mattina del 28 marzo scorso quasi spezzata a metà per un improvviso cedimento strutturale. Ma non è stato possibile. Ci vorrà più tempo.
“Comune di Roma e Sovrintendenza – ha spiegato all’AGI Giuseppe Rogolino, l’autore dell’opera, presente oggi in piazza Walter Rossi – stanno ancora lavorando per trovare una soluzione adeguata affinché si riesca a restaurare il monumento nel migliore dei modi e in tempi brevi. Poiché mi è stato detto che il ripristino della scultura sarà fatto in totale accordo con l’autore, ho già provveduto a inviare una serie di disegni che mirano non solo al restauro ma anche ad una soluzione che tenga conto delle sollecitazioni di natura sismica e, in particolare, delle vibrazioni legate all’intenso traffico veicolare dell’area (segnato soprattutto dal passaggio dei mezzi pubblici, ndr), che hanno causato la frattura avvenuta la domenica delle Palme“.
Fino ad oggi si sono svolte diverse riunioni preliminari tra gli organi competenti per individuare con precisione le cause che hanno determinato il crollo del monumento e trovare i soldi necessari per rimettere a posto l’opera. Anche il Municipio I, attraverso l’assessore alla cultura Cinzia Guido, presente alla kermesse di questa mattina, ha assicurato il suo impegno: “Farò di tutto perche’ il monumento a Walter Rossi torni nella sua originaria sistemazione nel più breve tempo possibile. Verificherò personalmente che l’iter sia veloce”.
Il significato dell’opera
Lo scultore Rogolino, dal canto suo, ha detto che “il monumento dedicato a Walter Rossi, dopo questo restauro (il terzo della serie, ndr), sarà di nuovo bello, sicuro e soprattutto duraturo grazie all’utilizzo di un materiale ‘ad hoc’ resistente al tempo. Lo studio di fattibilità già c’è, tutto si svolgerà sotto il mio controllo, stando almeno a quanto mi è stato garantito: ovviamente saranno coinvolte tutte le professionalità tecniche necessarie. Questa scultura deve avere un senso sociale importante, come dovrebbe essere sempre ogni testimonianza del passato. Affinché nel presente e nel futuro, resti sempre accesa la passione giovanile per la giustizia sociale, la libertà di pensiero ed il rispetto per le diverse idee politiche”.
Obiettivo 30 settembre
Sui tempi previsti per il restauro e la nuova collocazione del monumento, Rogolino ha preferito non sbilanciarsi in pronostici: “Fare tutto entro oggi sarebbe stato sinceramente impossibile. Diciamo che l’obiettivo è sistemare l’opera per il 30 settembre”, quando ricorreranno i 44 anni dalla morte di Walter Rossi. Il monumento, il cui titolo era ‘Contro ogni violenza’, rappresenta un grande meteorite dal quale escono numerose mani (di bronzo), simbolo delle energie giovanili che sopravvivono alla forza dello stesso meteorite.
Rogolino si prestò a farlo a titolo gratuito purché gli amici di Walter raccogliessero i fondi necessari per acquistare il marmo peperino che proveniva da una cava dei Castelli romani, vicino al comune di Marino. Il monumento in pietra e bronzo fu poi posto per la prima volta il 30 settembre del 1979.