AGI – Il 47,5% della popolazione italiana è soddisfatto dell’assistenza sanitaria ricevuta durante la pandemia, il 29,5% dà un giudizio medio, mentre il 23% si dichiara insoddisfatto. È il risultato di una indagine statistica condotta dal Laboratorio Mes (Management e Sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna attraverso un questionario somministrato a un campione di 12.322 cittadini maggiorenni italiani.
L’indagine sul livello di soddisfazione fa parte di un più ampio studio sulla valutazione delle performance dei sistemi sanitari regionali durante la pandemia ed è stata presentata questa mattina durante un seminario online. L’indagine ha riguardato 10 regioni (Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto) e le due province autonome di Trento e di Bolzano che in modo volontario e proattivo hanno fornito i loro dati.
Sabina Nuti, autrice dello studio con i ricercatori del Mes e rettrice della Scuola Sant’Anna, spiega: “L’ultima indagine relativa a risposte dei cittadini sul loro livello di soddisfazione dei servizi sanitari prima della pandemia, e che abbiamo potuto usare come riferimento, è quella del 2017 di Federconsumatori Forum Ania. In questo caso emergeva che il 40% degli intervistati era soddisfatto, il 5% dava una valutazione ottima del servizio ricevuto, il 36% dava un giudizio intermedio, il 15% scarso, il 3% negativo”.
Dal questionario somministrato ora, tra il 22 dicembre e il 28 gennaio 2021, dal Laboratorio Mes e dalle Regioni aderenti al network a un campione di maggiorenni residenti in Italia emerge che le Regioni con maggiore complessità, nel giudizio dei cittadini, sono Calabria, Sardegna, Molise e Basilicata, mentre Toscana, Friuli, Veneto, Trento ed Emilia hanno soddisfatto di più i loro utenti.
Chi ha contratto l’infezione, inoltre, emerge ancora dallo studio del Mes, si dichiara più soddisfatto del servizio ricevuto rispetto a chi non è stato contagiato. In particolare, chi è stato preso in carico dal SSN sia in termini di tracciamento sia in termini di visite domiciliari, se necessario, risulta significativamente più soddisfatto di chi non è stato preso in carico attivamente. Livelli di soddisfazione maggiore si registrano tra coloro che hanno eseguito un tampone presso una struttura pubblica rispetto a coloro che lo hanno eseguito presso una struttura privata.