Andare avanti in questa situazione, chiusi o lavorando solo d’asporto o solo a domicilio, sta diventando impossibile. Ristoranti e bar italiani sono il mondo che più duramente soffre le restrizioni dovute alla pandemia. Abbiamo sentito alcuni rappresentanti del settore: Claudio Pica, vicepresidente nazionale di Fiepet Confesercenti, Cristina Bowerman, chef patron, nonché presidente dell’associazione “Ambasciatori del gusto” e Luciano Sbraga, vicedirettore di Fipe Confcommercio. Non ci stanno a passare per “untori”, chiedono parità di trattamento rispetto ad altre categorie, e aprono (seppur con accenti diversi) a soluzioni come quella tentata in Germania da Boris Palmer, sindaco di Tubinga, cioè permettere a chi esibisce un tampone negativo, di andare al ristorante, al bar, al museo, al cinema, e in altri locali pubblici.