Il sito web GamesBeat riporta che la nuova console di casa Nintendo, Switch, sarà meno potente di una PlayStation 4.
Switch, annunciata il 20 ottobre 2016 e in arrivo sul mercato a marzo dell’anno prossimo, userà infatti la tecnologia Maxwell con il chip Tegra, non ancora pronto per Pascal, la nuova architettura di Nvidia.
La tecnologia dei chip Tegra a 20nm, meno efficiente di quella Pascal a 16nm sarebbe tuttavia in grado di lavorare con i classici titoli Nintendo, che tendenzialmente puntano più su gameplay e altri fattori che non siano la pura resa estetica basata esclusivamente potenza di calcolo.
Uno dei fattori incisivi nell’ambito di questa scelta sarebbe ovviamente la duplice natura di Switch, una console ibrida tra fissa e portatile, che sarebbe comunque in grado di supportare titoli con comparti grafici di rilievo quali Skyrim e NBA 2K.
Nonostante la potenza ridotta rispetto a PlayStation 4, Switch in modalità portatile dovrebbe riuscire a far girare giochi in modo fluido, riducendo la risoluzione a 520p per poi effettuarne l’upscaling a 720, grazie anche alle dimensioni ridotte del display.
Le motivazioni dietro alla scelta di Nintendo dipenderebbero anche dalla volontà di arrivare sul mercato prima di altri potenziali concorrenti. Wii U è stata sconfitta nella battaglia contro i tablet, in commercio ben prima dell’uscita della vecchia console di Nintendo. Per accelerare i tempi con Switch la scelta è quella di non attendere di poter utilizzare Pascal.
Titoli quali The Legend of Zelda: Breath of the Wild senza dubbio aiuteranno Switch a conquistare una buona fetta di mercato, e se le previsioni di Nintendo dovessero rivelarsi corrette, la società nipponica potrebbe finalmente rimediare al flop di Wii U.
Se nintendo otterà una buona spinta, prevediamo che venderanno 5 milioni di Switch entro la fine del 2017
Queste le parole di Jon Peddie, analista di mercato presso la Jon Peddie Reserarch.
Tra le altre motivazioni che avrebbero spinto Nintendo ad affidarsi a Tegra ci sarebbe anche il problema del design della console. I chip Pascal infatti richiedono un sistema di raffreddamento che consuma molta energia, ed una console ibrida come Switch in questo momento non sarebbe in grado di gestire un impianto di questo tipo, soprattutto nella parte portatile.
La scelta di utilizzare Maxwell dovrebbe quindi comportare un significativo calo di prezzo per Switch, ben lontano dai 400$-600$ al debutto di Xbox One e PS4. Il chip in questo caso è infatti un blocco unico che comprende sia processore che grafica, facendo risparmiare spazio ed energia.
La potenza di calcolo di Switch dovrebbe attestarsi intorno ad 1 teraflop, molto meno dei 6 promessi dal progetto Scorpio di Microsoft, e comunque meno di PS4 che ne possiede 1.8.
Sempre secondo Peddie la strategia di Nintendo non sarebbe un rischio, vista la particolare fetta di mercato della società, che non entra in competizione diretta con quella di Sony e Microsoft, e che punta molto sulla fedeltà dei fan e su titoli soprattutto divertenti da giocare.
Cosa pensate di Switch? Riuscirà a farci dimenticare Wii U?