Praticamente identici. Nella settimana che si è conclusa ieri, si è contato lo stesso numero di nuovi casi di coronavirus rispetto a quella precedente: 84.702 contro 84.749. Una differenza da niente, appena 47 casi in meno. Praticamente è da tre settimane consecutive che i contagi non si muovono (prima ancora infatti erano stati 85.397). I segnali preoccupanti, come l’aumento della circolazione delle varianti del coronavirus in certe zone, non sembrano riflettersi – o non ancora – sui numeri.
Sos varianti, focolai tra i bambini “Virus inglese in un positivo su tre”
di Michele Bocci , Elena Dusi 08 Febbraio 2021
Crescono le Regioni rimaste più a lungo in zona gialla o dove viaggia la variante
In 9 Regioni e nelle due Province autonome di Trento e Bolzano si osserva un aumento dei casi, nelle altre dieci Regioni c’è invece una diminuzione. L’andamento dimostra come chi è stato a lungo in zona gialla tenda adesso a risalire. È il caso di Campania e Toscana (+25 e +21%). Ci sono poi due realtà dove forse si osserva già l’effetto moltiplicatore delle varianti, cioè l’Abruzzo e l’Umbria (+24% in entrambe).
La paura delle varianti fa stringere le regole dell’isolamento
di Michele Bocci 09 Febbraio 2021
Ecco i dati dettagliati nelle singole Regioni. L’Abruzzo passa da 2.113 a 2.621 casi (+508, cioè +24%), la Basilicata da 328 a 508 (+180 casi, cioè +54,9%), la Campania da 8.346 a 10.498 (+2.152 casi, cioè +25,8%), l’Emilia-Romagna da 8.029 a 8.618 (+589 casi, cioè +7,3%), il Friuli Venezia Giulia da 2.981 a 2.594 (-387 casi, cioè -12,9%), il Lazio da 7.401 a 7.042 (-359 casi, cioè -4,85%), la Liguria da 1.927 a 2.171 (+244 casi, cioè +12,6%), la Lombardia da 12.071 a 11.946 (-125 casi, cioè -1%), le Marche da 2.615 a 2.573 (-42 casi, cioè -1,6%), il Molise da 486 a 533 (+47 casi, cioè +9,6%), la Provincia Bolzano da 3.762 a 4.335 (+573 casi, cioè +15,2%), la Provincia di Trento da 1.346 a 1.386 (+40 casi, cioè +2,9%), il Piemonte da 5.371 a 5.005 (-366 casi, cioè -6,8%), la Puglia, gialla da domani, da 6.659 a 5.983 (-676 casi, cioè -10,1%), la Sardegna da 1.335 a 933 (-402 casi, cioè -30,1%), la Sicilia da 6.246 a 4.923 (-1.323 casi, cioè – 21,1%), la Toscana da 3.601 a 4.366 (+765 casi, cioè +21,2%), l’Umbria da 2.067 a 2.572 (+505 casi, cioè +24,4%), la Val d’Aosta da 57 a 66 (+9 casi, cioè +15,7%), il Veneto da 6.364 a 4.663 (-1.701 casi, cioè -26,7%).
Stabili anche i tamponi
Nella settimana tra il 3 e il 9 febbraio sono stati fatti 1.727.685 tamponi, tra molecolari e antigenici. La percentuale di positivi è stata del 4,81%. I dati sono molto simili a quelli della scorsa settimana, in base alle elaborazioni di Giorgio Presicce, analista dati della Regione Toscana. Tra il 27 gennaio e il 2 febbraio i due dati sono stati rispettivamente 1.736.321 e 4,88%. Prima che venissero considerati gli antigenici, cioè nella settimana tra il 6 e il 12 gennaio, il dato era del 12,31%.
Meno morti e ricoverati
Prosegue il calo dei ricoveri, che va avanti da 5 settimane. Ieri negli ospedali c’erano 21.655 persone con il Covid. Martedì scorso erano22.531, cioè 876 in meno (-3,8%). Il 26 gennaio il dato era 23.727. Nelle terapie intensive la tendenza è la stessa. Ieri erano ricoverati nei reparti di rianimazione 2.143 malati contro i 2.214 del 2 febbraio. Il calo è del 3,2%. La scorsa settimana era stato del 6,6%.
Ieri i decessi totali registrati da inizio pandemia sono arrivati a 92.002, contro gli89.344 di martedì scorso, nella settimana sono stati quindi 2.685. Il dato è in calo rispetto ai 2.922 della settimana precedente, dell’8,1%. Prosegue il trend, visto che prima la discesa era stata dell’11,7%. La settimana tra il 6 e il 12 gennaio i morti erano stati 3.490, in quelle precedenti rispettivamente 3.300 e 3.187.