ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùil concorso dell’esa
Le candidature potranno essere inviate tramite l’apposita sezione del sito web dell’Esa dal 31 marzo al 28 maggio: la chiusura del processo è prevista a ottobre
di Celestina Dominelli
Le candidature potranno essere inviate tramite l’apposita sezione del sito web dell’Esa dal 31 marzo al 28 maggio: la chiusura del processo è prevista a ottobre
9 febbraio 2021
2′ di lettura
Alzi la mano chi non ha mai sognato di emulare le gesta di Luca Parmitano, il primo italiano ad assumere il comando della Stazione spaziale internazionale, o di Samantha Cristoforetti, la prima astronauta della penisola a far parte degli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). E ora, grazie a un concorso bandito proprio dall’Esa, il sogno di molti potrà trasformarsi in realtà. Perché, per la prima volta dopo 11 anni, l’Agenzia Spaziale Europea aprirà un nuovo bando per reclutare nuovi astronauti e nuove astronaute. La data da cerchiare in rosso è il 31 marzo quando scatterà l’avvio della raccolta della candidature, i cui dettagli saranno illustrati in un evento stampa virtuale il prossimo 16 febbraio con una serie di presentazioni in più lingue alle quali parteciperanno, tra gli altri, anche Parmitano e la Cristoforetti.
Come partecipare al bando
Il bando di concorso lanciato dall’Esa, in cui sono coinvolte tutte le agenzie nazionali, rimarrà aperto dal 31 marzo al 28 maggio e l’Esa prenderà in considerazione solamente le candidature inviate tramite la pagina web “Esa Career”, accessibile all’indirizzo https://www.esa.int/About_Us/Careers_at_ESA, nell’arco di queste otto settimane. Dopo la scadenza inizieranno i sei stadi del processo di selezione, il cui completamento è previsto a ottobre del prossimo anno. Con questo bando l’Esa «incoraggia vivamente le donne a candidarsi, per espandere la diversità di genere tra le sue fila, e per avviare un cambio generazionale».
Wörner: per andare più lontano dobbiamo allargare gli orizzonti
Jan Wörner, il direttore generale dell’Esa, ha spiegato così il senso di questa “chiamata”. «Grazie a un forte mandato degli Stati membri Esa all’ultimo Consiglio ministeriale nel 2019, Space19+, l’Europa sta prendendo posto nel cuore dell’esplorazione spaziale. Per andare più lontano di quanto abbiamo mai fatto prima, dobbiamo allargare i nostri orizzonti più che mai. Questo processo di selezione è il primo passo – conclude Wörner – e auspico di vedere l’Esa svilupparsi negli anni a venire in tutte le aree dellìesplorazione spaziale e dell’innovazione, insieme ai nostri partner internazionali».
Parker: massima attenzione all’Esa per la diversità
«Rappresentare tutti gli aspetti della nostra società è una preoccupazione che prendiamo molto seriamente – ha sottolineato poi David Parker,direttore dell’Esplorazione umana e robotica dell’Esa -. La diversità in Esa non deve fare riferimento solo a origine, età, bagaglio culturale o genere dei nostri astronauti, ma anche disabilità fisiche. Per trasformare questo sogno in realtà, insieme al reclutamento degli astronauti lancerò il Parastronaut Feasibility Project, il progetto di fattibilità per astronauta con disabilità, un cambiamento il cui momento è arrivato».