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Crisi di governo, trattativa in salita. Slitta alle 15 la scadenza per il tavolo di Fico. Orlando propone … – la Repubblica

Feb 2, 2021

Un gioco di veti incrociati fra i partiti della maggioranza che rendono più faticoso l’approdo al Conte ter. È questa la fotografia delle trattative che sono riprese questa mattina al tavolo convocato da Roberto Fico. E che andranno avanti almeno fino alle 15, dal momento che la deadline, dalle 13, è stata prolungata di un paio d’ore. Questa sera il presidente della Camera salirà al Quirinale e quasi sicuramente chiederà a Sergio Mattarella un supplemento di qualche ora per arrivare alla soluzione del rebus.

Sunto: trattativa frenetica per arrivare al Conte ter. Si può fare. Renzi pronto a prenderselo se ottiene abbastanza da salvare la faccia. Gli servono un paio di punti di programma intestabili a Iv e la testa di almeno un nemico di peso 1/ #crisidigoverno

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

Al momento l’intesa non c’è. Nessun dubbio che, per come si sono messe ora le cose, a Renzi convenga di più chiudere sul ter. Può portare a casa un dividendo che difficilmente avrà in un altro scenario 2/

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

Non è più immaginabile, dopo un eventuale nuovo crac, che Pd e m5s tornino a sedersi con Renzi per discutere di un altro premier politico. Toccherebbe ai tecnici e Renzi non ne ha molto da guadagnare 3/

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

Salvo che arrivi davvero Draghi, perché potrebbe rivendicare il merito di averne aperto la strada. Ma quando Renzi evoca Draghi lo fa alla cieca, per induzione, senza contatti né certezze 4/

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

Rompere è dunque un azzardo, ma senza qualche risultato da sbandierare Renzi è pronto a farlo. Avrebbe comunque fatto fuori Conte e nella sua logica politica è un punto 5/

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

C’è comunque da aspettarsi tentativi a oltranza di trovare un’intesa, senza la quale comincia il salto nel buio per tutti. Se volete puntare un soldino, a quest’ora del giorno, puntatelo ancora sul Conte ter 6/fine

— Stefano Cappellini (@il_cappellini) February 2, 2021

La tensione resta comunque alta. Durante la riunione, il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha proposto un “lodo” sulla prescrizione su cui c’è stata una apertura da parte di M5s, mentre da parte di Iv non è stata sciolta la riserva. Orlando ha chiesto che la maggioranza si impegni a portare avanti il ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi, e che se entro sei mesi non viene approvato allora si metterebbe mano alla prescrizione. Proposta che Italia viva “non condivide: non c’è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale”, affermano fonti di Iv.

Matteo Renzi, intanto,spinge per arrivare al nuovo esecutivo entro la settimana e chiede subito un programma e un documento di sintesi. Propone anche la bicamerale per le riforme guidata dall’opposizione, insiste sul Mes e dice no allo spacchettamento dei ministeri che considererebbe ‘un errore triste’. E Ivan Scalfarotto, parlamentare Iv, questa mattina ad Agorà Rai Tre ha commentato: “Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo”. I Cinquestelle, pur sottolineando lo spirito costruttivo di tutti nonostante le “sensibilità diverse”, tuttavia dicono no alle proposte di Iv e rilanciano su reddito di cittadinanza, salario minimo, equo compenso e una riforma elettorale che reintroduca le preferenze. Fico questa mattina ha riaperto il tavolo di confronto nella Sala della Lupa e cerca la quadra per poter tornare già in serata al Quirinale con un’indicazione chiara. In extremis chiederà altre ore di tempo al capo dello Stato ma l’obiettivo rimane chiudere (sempre che le posizioni siano conciliabili) in fretta. Mattarella chiede continuità d’azione per i ministeri cui fanno capo crisi sanitaria e Recovery. E intanto, ricordando Antonio Segni nato 130 anni fa, cita uno dei messaggi alle Camere in cui il suo predecessore spiegava come fosse opportuno introdurre in Costituzione la non rieleggibilità del presidente della Repubblica. Una modifica che avrebbe potuto ‘eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione'”. Meglio, quindi, non essere rieletti ma avere il potere di sciogliere le Camere piuttosto che il semestre bianco che può creare uno squilibrio di poteri in un momento politico grave.

La giornata in diretta.

Ore 12.15. Pd, significativa convergenza su ambiente e scuola a tavolo Montecitorio

“Sui temi della sostenibilità ambientale con la mozione approvata in Senato, e sui temi della scuola, con l’esigenza di un rilancio prioritario degli investimenti, si è registrata una significativa convergenza dei gruppi parlamentari presenti al tavolo con il presidente Fico”, riferiscono fonti Pd commentando l’andamento dei lavori portati avanti dalla maggioranza a Montecitorio

Ore 11.53. Fonti Iv: no al “lodo” su prescrizione e processo penale

Italia viva “non condivide il lodo Orlando: non c’è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale”. Lo affermano fonti di Iv a proposito del confronto in corso al tavolo sul programma di governo su giustizia e prescrizione

Ore 11.37. De Petris: “Nodo rimane nome premier”

“Sicuramente questo tavolo è utile, ma non è qui che si scrive il programma del governo. Questo lo si fa assieme al presidente del Consiglio incaricato. Finché non si scioglie questo nodo, qualsiasi lavoro è utile ma non decisivo”. Lo ha detto Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato, durante una pausa caffè del tavolo sul programma in corso a Montecitorio.

Ore 11.27. Orlando propone “lodo” su prescrizione

Al tavolo sul programma in corso a Montecitorio il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha proposto un “lodo” sulla prescrizione su cui c’è stata una apertura da parte di M5s, mentre da parte di Iv non è stata sciolta la riserva. Lo riferiscono alcuni partecipanti alla riunione. Orlando ha proposto che la maggioranza si impegni a portare avanti il ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi, e che se entro sei mesi non viene approvato allora si metterebbe mano alla prescrizione.

Ore 11.26. Lavori tavolo prolungati fino alle 15

“Abbiamo chiesto al presidente Fico di estendere di altre due ore la discussione del tavolo, fino alle 15. Dobbiamo parlare di scuola e università. Non è una discussione sul programma ma solo sugli argomenti divisivi”. È quanto ha affermato la capogruppo di Liberi e uguali al Senato Loredana De Petris. La richiesta di prolungamento dei lavori è stata accolta.

Ore 10.41. Staff Di Maio: ministro chiede di non essere tirato in mezzo

“Durante una riunione il ministro Luigi Di Maio ha chiesto a tutti di non essere strattonato per la giacca”, è quanto fanno sapere dallo staff del ministro Di Maio. “Basta giocare e tirare in mezzo il nome del ministro. Ora bisogna fare squadra intorno a chi sta trattando per dare forza al Movimento”, concludono dallo staff del titolare della Farnesina

Ore 10.26. Al tavolo si affronta tema giustizia

Tema Giustizia, compresa la riforma della prescrizione, al centro della prima sessione di lavoro del tavolo per il programma convocato da Roberto Fico in vista della formazione di un nuovo governo. Per questa ragione, da oltre un’ora l’assetto iniziale dei partecipanti al tavolo è stato integrato con degli esperti. Si tratta, in particolare, di Andrea Orlando per il Partito democratico, Pietro Grasso per Leu, Vittorio Ferraresi per il MoVimento 5 stelle e Julia Unterberger per le minoranze linguistiche.

Ore 10.23. Fornaro: “Se oggi non c’è intesa, il voto è alle porte”

“Se nella giornata di oggi non si mette in condizione il presidente Fico di andare al Quirinale a riferire che ci sono le condizioni per andare avanti a costituire un Governo fondato sulla maggioranza che sosteneva Conte, le elezioni anticipate si avvicinerebbero a grande velocità”. Lo dice Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera. “Deve quindi prevalere la ragionevolezza e la ricerca di sintesi condivise, per dare un Governo all’Italia e non perdere la straordinaria opportunità dei fondi europei del Recovery plan”, aggiunge Fornaro.

Ore 10.06. Scalfarotto: “Non sono sicuro che ci sarà un Conte ter”

“Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo”. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

Ore 10.02. Mattarella ricorda Segni: “Meglio non rieleggibilità che semestre bianco”

“La figura e l’opera di Antonio Segni appartengono alla storia repubblicana, che lo annovera tra gli artefici della ricostruzione e dello sviluppo del Paese”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Fu anche l’occasione per esprimere la convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della ”non immediata rieleggibilità” del presidente della Repubblica. In quell’occasione Segni definiva ”il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato” -si legge tra l’altro nel messaggio del capo dello Stato-. Inoltre – aggiungeva – ”la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione”. Di qui l’affermazione che ”una volta disposta la non rieleggibilità del Presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell’art.88 comma 2° della Costituzione, che toglie al Presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato”. Una disposizione che – a giudizio del Presidente Segni – ”altera il difficile e delicato equilibrio tra poteri dello Stato e può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle Camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti”.

Ore 10.01. Scalfarotto: “Nelle trattative nessun nome, neanche Boschi”

“Non c’è nessun nome, quindi non c’è neanche quello della Boschi. Mi pare evidente”. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ospite ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

Ore 9.59. Salvini: “Si metteranno d’accordo con qualche ministero in più o in meno”

“Penso che alla fine si metteranno d’accordo, con qualche ministero in più o in meno, con tutti che andranno in tv a dire di aver vinto, con qualche virgola in più, e gli italiani hanno perso mesi”. Lo dice Matteo Salvini, a SkyStart, facendo così la sua previsione sull’esito della crisi di governo. “Noi – assicura – continueremo a fare il nostro lavoro”.

Ore 9.43. Bellanova: “La discussione al tavolo non è solo con Italia Viva”

“La discussione al tavolo non è solo con Italia Viva”. Così Teresa Bellanova, ai microfoni di Omnibus, su La7. “So che ieri c’è stata già una discussione importante, se ci sarà bisogno di qualche ora in più non credo questo sarà un problema”, sottolinea Bellanova.

Ore 9.17. Riprendono i lavori del tavolo programmatico

Al via i lavori della seconda giornata del tavolo programmatico di iniziativa del presidente della Camera Roberto Fico sulla base del mandato esplorativo da lui ricevuto dal presidente della Repubblica. Nella giornata di ieri i lavori si erano protratti fino alle 21.

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