È uscita dall’ingresso principale, semplicemente spingendo il maniglione antipanico. L’hanno ritrovata dopo dieci minuti in una stradina a più di 500 metri dall’asilo. Sola, in magliettina, infreddolita e spaventata. A soccorrerla i nonni di un’altra bimba, che hanno chiamato i carabinieri. Mattinata di paura nell’asilo Diaz di Carbonara, quartiere alla periferia di Bari. Intorno alle undici una bimba di 2 anni e mezzo è riuscita a uscire dalla scuola dell’infanzia, da sola.
Stando alle prime ricostruzioni, la piccola avrebbe percorso centinaia di metri tra i vicoli della zona storica del quartiere, a pochi metri dalla piazza principale Umberto I. Costeggiando via Vittorio Veneto, una delle arterie maggiormente trafficate della zona, per introfularsi nelle stradine che solitamente percorre coi nonni per tornare a casa. A ritrovare la piccola su via Verdi sono stati i nonni di un’altra alunna della scuola, che hanno notato la bimba con la sola magliettina e spaventata.
“Ci siamo davvero allarmati – raccontano – e l’abbiamo subito coperta con la felpa della nostra nipotina”. Alla preside dell’istituto comprensivo Manzoni Lucarelli, Laura Raimondi, la maestra e la collaboratrice scolastica hanno spiegato di essersi subito accorte della scomparsa dell’alunna e di averla ritrovata, con l’aiuto dei carabinieri, dopo una decina di minuti. Sotto shock la giovanissima mamma, Giovanna C., allertata dalla scuola solo dopo il lieto fine. “Non riesco neppure a parlare – confessa la 25enne di Carbonara – sarebbe potuto succedere qualsiasi cosa: mia figlia poteva essere investita da un’automobile o rapita”.
Le fa eco la nonna, la signora Anna. “La scuola dovrebbe essere il luogo dove i nostri figli sono protetti, quindi domani la bimba non sarà in classe”. Immediata è scattata la denuncia e la raccolta firme delle altre mamme, che assicurano di tenere i bimbi a casa e di segnalare l’episodio ai Carabinieri in masssa. Prova a fare rientrare l’allarme, la dirigente dell’asilo. “L’episodio è gravissimo – ammette –
e per questo cambieremo tutta l’organizzazione degli ingressi. Devo però tutelare chi ogni giorno lavora nella scuola con dedizione, nonostante le ristrettezze di personale”. Più volte la preside ha infatti scritto all’ufficio scolastico provinciale di Bari, per chiedere rinforzi sull’organico. “Abbiamo una sola collaboratrice scolastica per 60 bambini: se la signora accompagna qualcuno in bagno, l’ingresso resta scoperto e non è concepibile”.