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Juventus tradita dal bacio di Giuda di Vidal: così l’Inter riapre il campionato

Gen 18, 2021

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl Graffio del lunedì

La rabbia di Conte trascina i nerazzurri contro una Signora svogliata. È 2-0, aspettando la risposta di un Milan rimaneggiato. Napoli, Mistero Buffo

di Dario Ceccarelli

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L’Inter festeggia Vidal dopo il gol ai suoi ex compagni della Juventus (Afp)

La rabbia di Conte trascina i nerazzurri contro una Signora svogliata. È 2-0, aspettando la risposta di un Milan rimaneggiato. Napoli, Mistero Buffo

18 gennaio 2021


4′ di lettura

Che brutta serata per la Juventus! Una serata da Signora svogliata, poco reattiva, con la sua argenteria (Ronaldo, Chiesa) quasi sempre nascosta in un angolo a impolverarsi. È invece la sera dei miracoli dell’Inter che, dopo più di quattro anni, torna a vincere (2-0) il Derby d’Italia agganciando, almeno per un giorno, il Milan in vetta alla classifica. Un successo meritato, molto più largo quanto dica il punteggio. Una vittoria di Antonio Conte, ma soprattutto una battuta d’arresto di Andrea Pirlo. Il Maestro Studente si schianta contro la squadra più accreditata per lo scudetto. Il suo progetto non funziona. E va rivisto prima che gli impegni di Champions (a febbraio il Porto) si sovrappongano al campionato.

Ronaldo assente non giustificato

La Juve, quasi mai in partita, ne esce male, molto male. Fiacca e senza orgoglio viene travolta a centrocampo, specie nel settore destro dove Hakimi e Barella vanno e vengono a loro piacimento. Barella in particolare fa male: e coi suoi blitz incide come un bisturi. Prima scodella l’assist a Vidal per l’uno a zero; e poi realizza con un gran destro il raddoppio. A parte un gol annullato per fuorigioco, Ronaldo è quasi assente, un marziano distratto e devitalizzato. Più sul pezzo, Lukaku, con le sue sgroppate faticosamente contenute da Chellini. Ma né lui, né Lautaro (impreciso ed egoista) questa volta incidono sulla sfida.

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L’Internazionale del riscatto

L’Inter si porta dietro l’antica rabbia di Conte, trasmessa quasi fisicamente ai suoi giocatori, ancora non retribuiti per le difficoltà finanziarie del presidente Zhang. A furia di dire che la Juve è la più forte, che la Juve è la più ricca del reame, sembra quasi che la squadra di Conte diventi l’Internazionale del riscatto contro il mondo dei lussi e dei poteri forti rappresentato da lor signori bianconeri. Il più scatenato, in questa strana crociata, è il cileno Vidal, che con una inzuccata sblocca il risultato. Ma da buon ex, Vidal poi non esulta, facendo di nuovo infuriare la tifoseria nerazzurra già imbufalita per un bacio dato al petto di Chellini nel pre partita. Un bacio che viene inteso come un riconoscente omaggio allo stemma della Juventus in cui Vidal ha militato per diversi anni. Un bacio di Giuda, quindi, che scatena un doppio putiferio nonostante l’ottima prestazione del cileno, mai così in palla da quando è approdato all’Inter.

Aspettando un Milan rimaneggiato

Vidal ha poi festeggiato la vittoria nello spogliatoio con i compagni. Un gesto non sufficiente però a placare gli scontenti. Forse il cileno dovrà superare altri esami di «fedeltà». Nel calcio, si sa, gli esami non finiscono mai. Soprattutto se, in qualche modo, c’è di mezzo la Juventus… E Il Milan? Con l’Inter sul groppone adesso che fa? Ovvio, un altro esame. Questa volta a Cagliari in un lunedì piuttosto complicato considerando le assenze pesanti di Calhanoglu di Teo Hernandez, fermati per contagio Covid. Pioli giustamente minimizza facendo appello a un gruppo che ormai si diverte a saltar ogni ostacolo. Come al circo, più l’esercizio è difficile, maggiore è l’applauso. Il Milan cammina sul filo e tutti, ogni volta, vogliono vedere se casca giù. Ma ora le cose si complicano perché i due gioiellini saranno assenti anche contro l’Atalanta i(n campionato) e contro l’Inter in Coppa Italia.

La differenza può farla Mandzukic

Pioli fa bene a non cercar scuse.Se il Milan è veramente da scudetto deve essere in grado, e finora lo ha fatto, di superare ogni avversità. In compenso, viene ormai dato per sicuro, come rinforzo, l’arrivo di Mandzukic, un bisonte che non si discute anche se è fermo da più di un anno. Per il croato è pronto un contratto di sei mesi con opzione di rinnovo sino al 2022, legato alla qualificazione in Champions. Finora, con Maldini, i nuovi arrivi hanno sempre funzionato.

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