• 25 Dicembre 2025 10:16

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Marcegaglia: «Opportunità unica per rilanciare l’Italia sulla scena globale»

Gen 15, 2021

Di norma, nei momenti più complicati, il mondo del business, per sua natura, è più globale ed è in grado di trovare dei punti comuni, più di quanto non sappia fare la politica. La crisi sanitaria ci ha mostrato che l’unico modo per fronteggiarla è coordinarci e quindi dobbiamo tornare a essere più globali come industria, ma con attenzione e con un po’ di differenze rispetto al passato. Il Rapporto sugli Scenari industriali del 2020, appena presentato dal Centro Studi di Confindustria, ci ha mostrato che le catene globali del valore si sono ormai accorciate perché molte aziende stanno rientrando “a casa” dopo aver delocalizzato. Non è una nuova ideologia, ma è la dimostrazione che conta di più la resilienza e la sicurezza della tua catena globale ed è meglio avere catene più brevi dal punto di vista del risk management piuttosto che andare a cercare il costo più basso.

Lei arriva a presiedere il B20 dopo un lungo trascorso tra l’industria nazionale e quella europea. Che tipo di contributo porterà?

Il B20 ha un’architettura molto complessa che coinvolge diverse figure, bisognerà guidarla in modo molto attento, evitare troppe dispersioni o la messa a punto di un numero eccessivo di proposte prive di un reale sbocco. Sicuramente, quindi, potrò portare un po’ di esperienza nella gestione di situazioni complesse, lavorando in stretta collaborazione con Confindustria, oltre a un networking internazionale grazie al quale stiamo coinvolgendo i livelli più alti dell’industria europea e internazionale perché vogliamo avere in campo le voci di chi è a capo delle aziende e ne conosce i problemi.

A cosa punterà il consesso?

Il nostro obiettivo sarà di raccomandare ai capi di Stato e di governo del G20, che rappresentano l’85-90% del Pil mondiale, una serie di azioni che possano essere rese esecutive in tempi certi in modo che si possa procedere verso il ritorno a una ripresa e verso la soluzione dei problemi. Dobbiamo, insomma, puntare a individuare le azioni necessarie per far ripartire l’economia dopo il disastro provocato dalla pandemia. E, per rispondere a questa mission, dobbiamo tornare a coordinarci a livello globale come politica e come business, per esempio riavviando il tavolo dell’Organizzazione mondiale del commercio (il Wto), fermo dal 2014, e un po’ tutte le istituzioni multilaterali che hanno perso la loro di interpretare il nuovo mondo. Ma ragioneremo anche sul tema delle disuguaglianze e della transizione energetica mettendo al centro la forza dell’innovazione e della tecnologia che fa capo alle imprese.

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