• 1 Novembre 2024 4:35

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L’Onda blu democratica spinge i mercati oltre i disordini di Washington: le Borse puntano già su Biden

Gen 7, 2021

MILANO – L’Onda blu democratica che ha conquistato la Georgia spianando a Biden la strada del Congresso ha più presa sui mercati di quanto non accada con i disordini provocati dai supporter di Trump che hanno occupato Capitol Hill causando quattro morti e sdegno planetario. Il fatto che il presidente in via di insediamento possa contare su entrambe le Camere fa propendere gli analisti per maggiori stimoli fiscali, inflazione a ritmo accelerato e maggior deficit. Infatti le Borse reagiscono positivamente, mentre sale il rendimento dei titoli di Stato americani.

Secondo il capoeconomista per gli Stati Uniti di Deutsche Bank, Matthew Luzzetti, potrebbe arrivare un nuovo pacchetto di aiuti economici tra 750 e mille miliardi di dollari, più avanti nell’anno. Gli scambi europei partono così consolidando i guadagni della vigilia, pur senza la stessa esuberanza: Milano sale dello 0,3%, Parigi dello 0,35%, Francoforte dello 0,4% e Londra dello 0,8%.

I future su Wall Street sono ancora in positivo, dopo la chiusura contrastata di ieri sera. Mentre si viveva una giornata senza precedenti per la storia politica a stelle e strisce, infatti, il Dow Jones per la prima volta superava quota 31 mila punti per poi chiudere poco sotto quella soglia e comunque in rialzo dell’1,4%. Più debole il Nasdaq che ieri sera ha segnato una perdita dello 0,6%. Secondo gli osservatori è un segnale della “rotazione” degli investitori verso le azioni che hanno maggiormente sofferto durante il Covid, e che ora potrebbero puntare su una ‘spintarella’ alla ripresa dalla Casa Bianca, a danno del tech che invece aveva fatto molto bene durante la pandemia.

Alla faccia positiva della medaglia ha guardato l’Asia, che ha trattato in rialzo. Tokyo ha snobbato sia l’imminente proclamazione di un nuovo stato di emergenza in Giappone di fronte alla pandemia, sia le notizie dell’assalto dei sostenitori di Trump al Congresso Usa. Spinti dall’aspettativa per nuovi stimoli, gli investitori hanno portato il Nikkei a un progresso dell’1,6% a 27.490,13 punti e il più ampio indice Topix a un nuovo massimo dal 2018: +1,68% a 1.826,30 punti. Anche gli altri listini asiatici sono tutto sommato immuni al caos americano: Seul guadagna il 2,14%, Sydney l’1,59%. Poco mossa Shanghai (+0,13%), deboli Shenzhen (-0,24%) e Hong Kong (-0,53%).

Tra le materie prime si segnala il rafforzamento del petrolio. La vittoria dei Democratici in Georgia e il ritorno della calma al Congresso dopo i disordini di ieri, spingono il greggio con il Wti che si porta a 51 dollari. Sale anche il Brent +0,7% a 54,6 dollari.

Oro in lieve rialzo sui mercati. Il metallo con consegna immediata sale dello 0,3% a 1.924 dollari: l’assalto di Washington ha provocato solo una turbolenza sui prezzi, rientrata con lo sgombero dei manifestanti e la ripresa dei lavori parlamentari.

L’agenda macroeconomica registra infine una crescita a sorpresa degli ordini all’industria in Germania: +2,3% a novembre nel confronto mensile e +6,3% su anno. Il dato è notevolmente superiore alle attese che prevedevano una lieve contrazione. In giornata si attendono il Bollettino economico della Bce, l’inflazione italiane, la fiducia dell’Eurozona e le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti.

L’euro, infine,apre poco mosso a 1,2319 dollari, dopo essere sceso ieri ai minimi dall’aprile 2018 a 1,2348 dollari proprio come riflesso dell’agenda di spesa pubblica di Biden.

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