LA PRIMA FASE DELLA CAMPAGNA
Ritardi e problematiche sono legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione
Ritardi e problematiche sono legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione
4 gennaio 2021
3′ di lettura
Al via, a una settimana dal V-day – il giorno della somministrazione delle prime dosi del siero di Pfizer/BioNTech in tutti i paesi dell’Unione europea – la campagna vaccinale della Fase 1 in Lombardia, Molise e Calabria. Se da una parte in Italia è stata superata la soglia dei centomila vaccinati in una settimana per numero di somministrazioni ((il Paese è al secondo posto in Europa, dietro alla Germania); dall’altra i ritardi di alcune regioni hanno destato polemiche.
Ritardi e problematiche legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione che hanno messo in apprensione anche altri membri dell’esecutivo e i tecnici, che hanno manifestato preoccupazione proprio nel corso vertice di Governo che si è tenuto domenica 3 gennaio, al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i capigruppo della maggioranza, il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, e i membri del Comitato tecnico scientifico. Tra oggi e domani è atteso l’arrivo di una nuova spedizione da parte di Pfizer, altre 470mila dosi da distribuire sul territorio nazionale.
Viminale convoca Comitato sicurezza su distribuzione vaccini
Nelle prossime ore il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese presiederà il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica. La riunione è convocata «per un esame delle questioni di sicurezza ed ordine pubblico attinenti l’attuazione della campagna di distribuzione delle dosi vaccinali». Al Comitato parteciperà il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.
Riflettori puntati sulla Lombardia
L’attenzione è tutta sulla Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia: con il suo 3,8% di vaccinazioni effettuate rispetto alle dosi ricevute (80.595) è ancora in coda alla classifica sulle somministrazioni. Quella graduatoria è «agghiacciante», ha sottolineato l’assessore alla Salute della Lombardia, Giulio Gallera – «per non parlare – ha aggiunto – di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi. Noi siamo una regione seria».
La Lega “scarica” l’assessore: non rappresenta il governo lombardo
Ma la Lega, lo ha “gelato” specificando che le sue dichiarazioni «non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia». I sette governatori del Carroccio, da Fontana a Zaia passando anche per quelli di Sardegna, Friuli, Calabria, Umbria e Trentino – hanno chiesto di «garantire subito quanto promesso dal governo: personale sanitario per effettuare le vaccinazioni» per non rischiare «di mettere ulteriormente sotto stress un sistema già stremato».