• 1 Novembre 2024 4:47

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A una settimana dal V-day vaccinazioni al rallentatore in Lombardia, Molise e Calabria

Gen 4, 2021

LA PRIMA FASE DELLA CAMPAGNA

Ritardi e problematiche sono legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione

Coronavirus, ecco cosa si può fare il 4 gennaio

Ritardi e problematiche sono legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione

4 gennaio 2021


3′ di lettura

Al via, a una settimana dal V-day – il giorno della somministrazione delle prime dosi del siero di Pfizer/BioNTech in tutti i paesi dell’Unione europea – la campagna vaccinale della Fase 1 in Lombardia, Molise e Calabria. Se da una parte in Italia è stata superata la soglia dei centomila vaccinati in una settimana per numero di somministrazioni ((il Paese è al secondo posto in Europa, dietro alla Germania); dall’altra i ritardi di alcune regioni hanno destato polemiche.

Ritardi e problematiche legati alla mancanza di medici, al personale sanitario in ferie e alla carenza di siringhe di precisione che hanno messo in apprensione anche altri membri dell’esecutivo e i tecnici, che hanno manifestato preoccupazione proprio nel corso vertice di Governo che si è tenuto domenica 3 gennaio, al quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i capigruppo della maggioranza, il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, e i membri del Comitato tecnico scientifico. Tra oggi e domani è atteso l’arrivo di una nuova spedizione da parte di Pfizer, altre 470mila dosi da distribuire sul territorio nazionale.

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Viminale convoca Comitato sicurezza su distribuzione vaccini

Nelle prossime ore il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese presiederà il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica. La riunione è convocata «per un esame delle questioni di sicurezza ed ordine pubblico attinenti l’attuazione della campagna di distribuzione delle dosi vaccinali». Al Comitato parteciperà il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.

Riflettori puntati sulla Lombardia

L’attenzione è tutta sulla Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia: con il suo 3,8% di vaccinazioni effettuate rispetto alle dosi ricevute (80.595) è ancora in coda alla classifica sulle somministrazioni. Quella graduatoria è «agghiacciante», ha sottolineato l’assessore alla Salute della Lombardia, Giulio Gallera – «per non parlare – ha aggiunto – di quelle regioni che hanno fatto la corsa per dimostrare di essere più brave di chissà chi. Noi siamo una regione seria».

La Lega “scarica” l’assessore: non rappresenta il governo lombardo

Ma la Lega, lo ha “gelato” specificando che le sue dichiarazioni «non sono state condivise e non rappresentano il pensiero del governo della Lombardia». I sette governatori del Carroccio, da Fontana a Zaia passando anche per quelli di Sardegna, Friuli, Calabria, Umbria e Trentino – hanno chiesto di «garantire subito quanto promesso dal governo: personale sanitario per effettuare le vaccinazioni» per non rischiare «di mettere ulteriormente sotto stress un sistema già stremato».

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