Napoli, si contano i danni
”Abbiamo avuto l’ultima mazzata sulla testa” dice Antonino Della Notte, presidente di Aicast e ristoratore. Il mare ha distrutto tutti i gazebo dei ristoranti che si trovano sul lungomare Caracciolo e in particolare di quelli che si trovano nel tratto tra le scale di via Chiatamone e la sede del Centro congressi dell’Università Federico II in via Partenope. Qui le onde hanno rotto il muretto, eliminando ogni barriera tra il mare, la strada e i ristoranti. ”L’acqua è entrata fin dentro i locali danneggiando arredi, attrezzature, cucine. Mano a mano che puliamo e raccogliamo i detriti, troviamo altri danni. Parliamo di centinaia di migliaia di euro di danni, di lavoro andato in fumo” racconta Della Notte. A dare una mano ai titolari dei locali sono arrivati fin dalle prime ore della mattina anche i dipendenti. Solo un po’ d’acqua da asciugare, invece, per i dipendenti del Circolo Canottieri Savoia, di fronte al Castel dell’Ovo, e per l’adiacente Circolo della Vela Italia. Indenne anche il Rari Nantes Napoli, il più esposto di tutti, con le sue installazioni sugli scogli di via Partenope.