La pandemia di Coronavirus che ha colpito anche il nostro Paese ha portato alla sempre più crescente necessità per le aziende di lavorare da remoto, affidandosi a strumenti per l’organizzazione del lavoro e per la comunicazione online. Non sempre i servizi più famosi e utilizzati rispettano però i requisiti che le aziende o le istituzioni richiedono in materia di privacy e sicurezza dei dati personali, qui entra in gioco Messagenius. Sarà la vostra nuova app di messaggistica di lavoro preferita?
Per scongiurare la paralisi delle attività a causa della necessità per i lavoratori di proseguire la propria attività da remoto, secondo quello che in Italia viene chiamato “smart working”, le varie aziende si sono dovute adattare alla “nuova normalità” con i tool già disponibili nel momento dello scoppio dell’emergenza sanitaria.
Tra questi tool troviamo Zoom, Microsoft Teams, Hangouts, per quanto riguarda le piattaforme professionali, e WhatsApp, Telegram o simili nel caso di soluzioni consumer. Queste soluzioni non sono tuttavia sempre ideali, come ricorda Messagenius nel proprio comunicato stampa:
“Negli anni, infatti, vari colossi IT, proprietari delle soluzioni mainstream si sono resi protagonisti di controversie legali, legate all’accesso a database di conversazioni, documenti e dati sensibili degli utenti e delle aziende. In una società sempre più digitalizzata e proiettata verso nuove dimensioni di lavoro, aziende, PMI ed enti statali necessitano di sistemi di comunicazione capaci di garantire non solo immediatezza ma anche sicurezza, privacy e compliance dei dati e delle informazioni scambiate tra lavoratori“.
L’idea di Messagenius nasce dalle menti creative di due sviluppatori italiani: Simone Giacco, sviluppatore nella “Top 3%” dei migliori a livello mondiale, e Luigi Fidelio, tra i 50 innovatori selezionati dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti come leader emergenti per la fellowship “Young Transatlantic Innovation Leaders Initiative”.
“È nel connubio tra sicurezza e facilità d’uso che Messagenius ha realizzato la soluzione di messaggistica istantanea enterprise per comunicazioni tra colleghi sicure, facili e integrate, con soluzioni verticali per settori quali trasporti, energia, telecomunicazioni, finanza, sanità, difesa e Pubblica Amministrazione” ricorda la startup.
Tra gli elementi distintivi di Messagenius troviamo la possibilità di installazione su server di proprietà dell’azienda e l’installazione on-premises o su private cloud, le quali garantiscono alle aziende clienti piene ed esclusive proprietà dei dati, compliance e protezione delle comunicazioni.
Non solo Messagenius non è in grado di accedere alle conversazioni ed ai dati grazie alla possibilità di utilizzare la cifratura end-to-end, ma permette anche all’azienda che deciderà di affidarsi ai suoi servizi l’attivazione di ulteriori livelli di crittografia, a seconda delle esigenze specifiche.
“Tra le funzionalità disponibili, quella di audit interno, che consente l’ispezione delle conversazioni condizionandola alle autorizzazioni, simultanee e interdipendenti, da parte di due o più manager, ciascuno in possesso di una propria speciale ‘chiave’. È inoltre possibile inviare messaggi ‘buco-nero’, che si auto-distruggono senza essere salvati né dall’interlocutore né sui server, e messaggi ‘scatola-nera’, ovvero indelebili, immutabili e certificati“.
Perfettamente in linea con le norme in materia di protezione dei dati e della privacy secondo il GDPR, l’app di messaggistica mantiene tutti i dati nel cosiddetto “perimetro dell’azienda”. Ciò ha suscitato l’interesse di moltissime aziende clienti, sia in Italia che all’estero e il riconoscimento di molti importanti traguardi per la startup.
“Oltre ai successi nei programmi di open innovation di TIM, Ferrovie dello Stato, Terna e Sogei, Messagenius è stata premiata dagli operatori telefonici di GSMA, come scaleup tra le più promettenti a livello globale nella nuova generazione di servizi digitali e connettività. L’azienda è stata anche inserita nell’élite di cybersecurity del Regno Unito, con un percorso di successo nel distretto nazionale LORCA Cyber (London Office for Rapid Cybersecurity Advancement).
Ancora oltremanica, il Department for International Trade of the UK ha selezionato Messagenius per il Global Entrepreneur Programme (GEP), finalizzato a sostenere la crescita e il successo degli imprenditori stranieri nel Regno Unito” .
Proprio per fare un esempio, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) adotta Messagenius da anni come strumento di comunicazione e coordinamento per oltre 20 mila lavoratori. Altre grandi aziende come Open Fiber, RAI e Terna si appoggiano al sistema di comunicazione di Messagenius.
Riuscirà davvero il servizio ad imporsi contro concorrenti del calibro di Slack e Teams che alle spalle hanno capitali e forza lavoro sicuramente impareggiabili per una startup? Sarà il tempo a dircelo, ad ogni modo un plauso va fatto ai due imprenditori italiani che stanno facendo conoscere al mondo l’eccellenza nel campo dell’innovazione digitale e della cybersecurity.
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