Da un lato la Viola avverte la necessità, l’urgenza, di trovare una punta già formata, dal rendimento sicuro, dall’altro ha il timore di soffocare l’evoluzione di Vlahovic. Prandelli è tornato a Firenze con una certezza: quella di puntare sui lampi del serbo, che ha vent’anni e un potenziale immenso. Forza fisica e genialità, Vlahovic è un talento con margini ancora inesplorati. E Prandelli, che nella sua storia ha sempre saputo proteggere e crescere i giovani, è orientato a insistere sull’ex gioiello del Partizan. Non è un caso che, appena arrivato, abbia messo fine a un turnover che avrebbe solo continuato a danneggiare Vlahovic e Kouame.
Caicedo risolverebbe subito i problemi della Fiorentina: piace a Commisso e a Pradè. Nella Lazio ha fatto spesso la differenza partendo dalla panchina. ma ora la concorrenza è aumentata e i 18,5 milioni spesi da Lotito per Muriqi rischiano di comprimere lo spazio dell’ecuadoriano a Roma. E’ un’opzione che intriga i dirigenti. Caicedo verrebbe a Firenze solo con la certezza di fare il titolare. Così come Piatek, sette gol in ventotto partite (dallo scorso gennaio) con la maglia dell’Hertha Berlino. In corsa c’è anche Pavoletti, altra idea per il mercato di gennaio: a Cagliari è la riserva di Simeone e sta pensando di andare via.
Nelle ultime ore è emerso il nome di Origi, che il Liverpool sta pensando di cedere in prestito fino a giugno: ha 25 anni, nel 2019 firmò il gol del definitivo 2-0 nella finale di Champions contro il Tottenham. Origi è un altro dei candidati, una delle nuove piste seguite dalla Fiorentina: ad Anfield Road si sente chiuso e anche Klopp si sta convincendo che una nuova esperienza potrebbe aiutare il centravanti belga a consacrarsi.