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Lotteria scontrini solo per gli acquisti cashless. I commercianti: “La metà non è pronta”. Dubbio slittamento a febbraio

Dic 25, 2020

MILANO – Mini-rinvio da gennaio a febbraio per la partenza della riffa di Stato che prevede l’emissione di un biglietto telematico ogni euro speso, scontrinato e pagato con strumenti elettronici (carte e App), per partecipare a un’estrazione di premi settimanali, mensili e annuali.

LOTTERIA DEGLI SCONTRINI: TUTTE LE REGOLE PER PARTECIPAREdi Antonella Donati

L’avvicinamento alla misura voluta (e già in passato rinviata) dal governo per affiancarsi al cashback di Stato che punta a traghettare l’Italia verso una dimensione cashless, a ridotto uso di contanti, non era esente da critiche. In primis della Confcommercio, che lamenta il ritardo nell’adeguamento dei registratori di cassa alla possibilità di leggere i codici lotteria di cui ciascun cittadino si deve dotare per generare i biglietti da affidare alla sorte.

L’associazione è tornata a più riprese a chiedere un rinvio della partenza, dicendo che le chiusure del lockdown hanno complicato il processo. Nel decreto Milleproroghe sarebbe poi entrato, appunto, un mini rinvio di un mese per andare incontro ai negozianti. Nelle bozze pre-consiglio non era contemplato, così come non se ne fa menzione nel comunicato post-Cdm, ma dalla Confcommercio lo danno per certo. Da ministero dell’Economia e Palazzo Chigi non arriva una parola definitiva: resta, a cinque giorni dalla presunta partenza, il dubbio.

I commercianti: “Pronti solo a metà, rischio distorsione”. L’alternativa web delle Entrate

Vincenzo de Luca, responsabile Fisco per la Confcommercio, dice che “seppure esigua, la scelta del governo viene incontro alle nostre richieste”. Secondo de Luca gli ultimi dati sull’adozione dei registratori telematici richiedevano una finestra di flessibilità: “Su 1,4 milioni di registratori telematici presso gli esercenti, solo 700 mila sono aggiornati per la lettura dei codici a barre necessari a partecipare alla lotteria. Siamo solo a metà strada e riteniamo che una partenza azzoppata possa causare malumori e disservizi su consumatori ed esercenti, oltre che a una distorsione della concorrenza perché alcuni negozi potranno sponsorizzare la loro adesione e altri no”.

De Luca parla anche di un problema di costi: “Oggi un registratore telematico costa in media 8-900 euro con punte di 1.500 euro. Il credito d’imposta al 50% ma entro un limite di 250 euro è insufficiente”. Anche aggiornare il software di terminali che già hanno la predisposizione non è indolore: “Ai tavoli con il governo prima del lockdown si parlava di una spesa di 60-70 euro, ho lettere di fornitori che hanno fissato i preventivi a 230 euro più Iva”.

Per altro, solo il 23 dicembre, le Entrate hanno fatto slittare di 3 mesi (al primo aprile 2021) l’adeguamento dei registratori di cassa per la trasmissione dei corrispettivi. Il registratore telematico non è però l’unica attraverso la quale i negozianti possono far partecipare i loro clienti alla lotteria. Oltre al codice a barre, infatti, il codice lotteria che ciascun cittadino può generare su questo portale si compone di una stringa alfanumerica. Questa può essere inserita manualmente in una applicazione web che le Entrate hanno predisposto per la trasmissione elettronica dei corrispettivi, in particolare per quei prestatori di servizi (come artigiani, idraulici e via dicendo) che solitamente emettono una ricevuta cartacea.

Lo dettaglia la guida delle Entrate dedicata proprio agli esercenti, “agli operatori che per la trasmissione dei corrispettivi utilizzano, invece che il registratore telematico”, la procedura web “documento commerciale online”, presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate. Per consentire agli acquirenti di partecipare alla lotteria degli scontrini, questi esercenti devono inserire manualmente, nel momento in cui predispongono il documento commerciale, “il codice lotteria mostrato dal cliente”.

Non a caso il direttore Ruffini ha parlato in un’audizione parlamentare di fine novembre di 1,4 milioni di operatori Iva (su una platea potenziale di 1,5) che stanno effettuando la memorizzazione e trasmissione automatica dei corrispettivi e che sono quindi pronti a far giocare anche la lotteria. Visto così, il panorama è dunque di oltre 90 esercenti su cento teoricamente allineati alla partenza.

Su questa via, però, dissente De Luca: “I negozianti dovrebbero avere acceso un pc sempre connesso alla piattaforma, e dovrebbero generare un flusso informativo distinto da quello del registratore di cassa per registrare corrispettivi e biglietti della lotteria. Non è una procedura semplice, soprattutto in un momento in cui si cerca di ridurre al minimo la permanenza nei negozi, e complica la gestione della contabilità”.

Come funziona la lotteria

Al netto di questo tira e molla e sul probabile rinvio, le regole sono in larga parte definite. Il primo passo, riservato ai maggiorenni, è da fare sul Portale lotteria (https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/port ale/home): muniti del solo codice fiscale si può generare il codice alfanumerico e a barre che si può scaricare sul telefono o stampare. Una volta dotati di questo codice, si procede all’acquisto di beni e servizi e giunti in cassa lo si mostra. Ogni euro scontrinato genera un biglietto, arrotondando dai 50 cent all’unità superiore: spendendo 1,49 euro si genera un biglietto, spendendone 1,5 si generano due biglietti. Tutti gli scontrini di importo pari o superiore a un euro generano biglietti, entro un tetto massimo di mille biglietti per acquisti di importo pari o superiore a mille euro.

I premi: resteranno solo quelli “zerocontanti”

Sul portale gestito dalle Dogane e Monopoli si parla ancora di una duplice forma di estrazione, a seconda che si paghi con contanti o carte. La Manovra in via di approvazione restringerà però la lotteria ai soli acquisti effettuati con pagamenti digitali: quando sarà approvata, sarà da aggiornare il regolamento. A quel punto, spiegano al Mef, resteranno in vigore solo le estrazioni che per ora vengono definite “zerocontanti” (in alternativa a quelle “ordinarie”, che però dovranno sparire dal regolamento) senza una ridistribuzione del montepremi. Ecco dunque quale dovrebbe essere la cadenza di estrazioni e premi:

  • quindici premi da 25.000 euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5.000 euro ciascuno per l’esercente,ogni settimana;
  • dieci premi di 100.000 euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20.000 euro ciascuno per l’esercente,ogni mese;
  • un premio di 5.000.000 di euro per il consumatore e un premio di 1.000.000 di euro per l’esercente,ogni anno.

Attenzione: esclusioni e detrazioni

I premi sono esentasse e non contribuiscono a formare il reddito. Non si possono generare biglietti per gli acquisti online o quelli destinati all’esercizio di attività di impresa, arte o professione e, nella fase di avvio, per quelli documentati mediante fatture elettroniche. Bisogna poi fare attenzione allo shopping in farmacia, presso ottici, laboratori di analisi, veterinari e via dicendo: se si trasmettono gli acquisti al sistema Tessera sanitaria, per sfruttare le detrazioni fiscali, non è possibile candidarli anche alla lotteria (e viceversa).

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