MILANO – Il Milleproroghe va verso il consiglio dei ministri senza imbarcare lo stop alla ricerca e coltivazione di idrocarburi su tutto il territorio nazionale previsto dalla bozza del decreto Milleproroghe, atteso oggi al tavolo del governo. Il testo omnibus di fine anno dovrebbe congelare invece gli aumenti al casello almeno fino a luglio – per le concessionarie, la stragrande maggioranza, che non hanno approvato i nuovi piani economici finanziari – e contiene altre norme variegate: dagli hotel Covid fino all’operatività del commissario Arcuri, infatti, sono decine le misure legate all’emergenza che vengono prolungate anche oltre Capodanno in attesa di capire la progressione dell’epidemia e il tempo per cui sarà necessario prolungare anche lo stato di emergenza.
Per ora il governo si limita a spostare la scadenza di alcune misure in deroga che altrimenti scadevano a fine anno, come le regole per la produzione di mascherine, la possibilità di richiamare in corsia medici in pensione o di mettere in campo, a tempo, anche gli specializzandi per far fronte alle carenze endemiche di camici bianchi nei reparti, cui si aggiungono le quarantene e i contagi. Per questo pacchetto di norme sanitarie (più alcune legate al funzionamento dell’università a distanza, alla profilassi per polizia e vigili del fuoco, all’edilizia scolastica) si prevede di continuare fino a fine emergenza o al massimo, per il momento, fino al primo marzo. Se si decidesse di proseguire oltre con lo stato di emergenza, quindi, sarebbe necessario un ulteriore intervento normativo anche per prolungare queste misure.
Per una serie di altre voci, invece le scadenze si allungano ulteriormente: è il caso della patente, con il foglio rosa che durerà un anno anziché 6 mesi per tutti quelli che non sono ancora riusciti a fare l’esame di guida, o dei Covid Hotel, con le regioni che potranno prolungare i contratti a tutto il 2021. Tempo fino a fine del prossimo anno anche per i concorsi pubblici e per la possibilità delle amministrazioni di procedere con le assunzioni già autorizzate e non ancora fatte. Ma nei 22 articoli della bozza, che sarà domani sul tavolo del Consiglio dei ministri, ci sono anche il rinvio delle celebrazioni ovidiane, il completamento del progetto Mantova hub e norme per la semplificazione per i collegamenti in fibra ottica delle scuole e degli ospedali. Nessuno accenno invece alla lotteria degli scontrini, nonostante le richieste di un rinvio da parte delle associazioni dei commercianti. La novità scatterà, come previsto, il primo gennaio.
La scelta sulle trivelle non mancherà di fare discutere: si prevede infatti il divieto “di nuovi permessi di prospezione o di ricerca ovvero di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi” in tutta Italia. Non solo, il Mise, si legge, “rigetta” le nuove domande mentre le concessioni in essere, comprese quelle già prorogate, non potranno più andare oltre l’attuale data di scadenza. Novità anche per il trasporto aereo, che avrà aiuti anche per i danni del 2021, e per Alitalia, che avrà sei in mesi in più per restituire il prestito da 400 milioni concesso a fine 2019, e per le autostrade: i piani economico-finanziari, cui sono legati gli adeguamenti delle tariffe (sia in aumento che in calo), potranno essere perfezionati fino a fine luglio 2021. Quindi alla fine di quest’anno non ci saranno aumenti al casello in attesa dei piani: attualmente, sono scaduti per 18 società, compresa Aspi che ha fatto passi avanti, anche se l’iter non è ancora completato.
Sulle trivelle la notizia di un dietrofront sullo stop agli idrocarburi, anticipata dal Sole 24 Ore, trova conferma in ambienti di governo. “Se confermata dai fatti, la notizia sulla cancellazione dello stop alla ricerca e coltivazione di idrocarburi su tutto il territorio nazionale, tutto il settore potrebbe tirare un sospiro di sollievo”, dice il deputato di Iv Marco Di Maio. “In ballo, ci sono infatti migliaia di posti di lavori e investimenti ingenti che, senza una modifica della prima bozza circolata, sarebbero inevitabilmente compromessi. Attendiamo quindi di leggere il testo definitivo approvato dal consiglio dei ministri per averne la definitiva certezza. Da parte nostra, continueremo a vigilare”, conclude.