IL PIANO
Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre i Tir con le celle frigorifere con le prime 9.750 fiale a -75 gradi varcheranno i confini italiani. Da allora saranno scortati dai carabinieri fino all’ospedale Spallanzani di Roma, dove dovrebbero arrivare la mattina di Santo Stefano, che per l’occasione sarà adibito ad hub centrale
di An.C.
Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre i Tir con le celle frigorifere con le prime 9.750 fiale a -75 gradi varcheranno i confini italiani. Da allora saranno scortati dai carabinieri fino all’ospedale Spallanzani di Roma, dove dovrebbero arrivare la mattina di Santo Stefano, che per l’occasione sarà adibito ad hub centrale
23 dicembre 2020
2′ di lettura
I DATI DEL CONTAGIO
Dopo il via libera dell’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa) all’immissione in commercio del vaccino Pfizer Biontech contro il Coronavirus, la campagna di vaccinazione di massa si accinge a compiere il primo passo, nell’attesa di entrare nel vivo nei prossimi mesi dell’anno prossimo. Nelle prossime ore partiranno dal Belgio, e più precisamente da Puurs, una località nelle Fiandre sede di uno dei più grandi siti sterili iniettabili di Pfizer, i Tir con le celle frigorifere con le prime 9.750 fiale a -75 gradi. Destinazione: i punti di distribuzione in tutto il continente europeo.
Il 26 dicembre l’arrivo a Roma delle prime fiale
Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre i Tir varcheranno i confini italiani. Da allora saranno scortati dai carabinieri fino all’ospedale Spallanzani di Roma, dove dovrebbero arrivare la mattina di Santo Stefano, che per l’occasione sarà adibito ad hub centrale. Qui i vaccini verranno divisi in venti confezioni, una per ogni regione. A questo punto entreranno in campo le Forze armate che, con i propri mezzi, distribuiranno le dosi in tutta Italia in modo da permettere all’intero Paese di partecipare al Vaccine day europeo del 27 dicembre.
Il trasferimento nei 21 siti protetti
Dalla capitale, se la tratta è entro 300 chilometri, il vaccino verrà trasportato con diversi veicoli delle forze armate, tra mezzi leggeri e autocarri ad uso tattico logistico, gli stessi modelli visti per le strade di Bergamo nei momenti più difficili dell’emergenza Covid in Italia. Sia l’Interpol sia le agenzie di intelligence hanno messo in evidenza il rischio di un furto delle fiale durante il trasporto o nei depositi, per poi rivenderle nei paesi fuori dall’Unione europea che non hanno ancora il vaccino. Per tutte le altre regioni più distanti, invece, i vaccini saranno stoccati nell’hub centrale di Pratica di Mare e da qui le scorte saranno caricate su elicotteri o aerei per raggiungere le varie destinazioni (i primi 21 siti nazionali). I trasferimenti impegneranno gli uomini delle Forze Armate per l’intera giornata e la notte del 26, affinché tutte le dosi giungano nei centri dove verranno somministrate entro le 7 del 27 dicembre.In Italia le prime 9.750 dosi giungeranno il 26 dicembre per essere subito disponibili il giorno dopo, domenica 27 dicembre.
Il 6 gennaio attesa decisione Ema su valutazione vaccino Moderna
Il 6 gennaio potrebbe scattare un’altra tappa. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha reso noto che la richiesta per l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino Covid-19, sviluppato da Moderna, è attualmente in corso e potrebbe essere conclusa in una riunione straordinaria dell’Ema il 6 gennaio 2021. L’Ema organizzerà un secondo incontro pubblico l’8 gennaio 2021 per informare i cittadini europei sulla valutazione, l’approvazione e il lancio di nuovi vaccini Covid-19.