• 5 Novembre 2024 15:04

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Mistero sull’omicidio del ginocologo a Milano: “Non è stata una rapina”

Dic 20, 2020

MILANO – La telecamera di zona inquadra la chioma imbiancata e la barba di un paio di settimane di Stefano Ansaldi alle 17,55 di sabato. La borsa di cuoio in mano, il passo è tranquillo. Non aveva fretta di andare a prendere l’ultimo treno ad alta velocità della giornata, in partenza dalla vicina stazione Centrale alle 18,15, e del resto, tra le poche cose che aveva con sé — documenti, un pacchetto di biscotti, un caricabatterie — non c’era il biglietto di ritorno. Il rendez-vous sarebbe potuto durare pochi minuti o qualcosa in più. È stato l’ultimo. E dopo le 18,06, sotto la stessa telecamera, non passa nessun killer in fuga. Nemmeno se ne vedono avvicinarsi alla vittima. Né uno, né due.

Sembra definitivamente scartata dai carabinieri del Nucleo investigativo la coincidenza tra l’omicidio del 65enne ginecologo originario di Benevento e con un avviatissimo e apprezzatissimo studio nel centro di Napoli, e la rapina ai danni del 72enne Anacleto G., depredato di orologio e cellulare dieci minuti dopo il delitto in via Settembrini, mezzo chilometro più in là. Due figuri si erano allontanati a piedi vero il trafficatissimo corso Buenos Aires e il metrò: la loro ricerca è stata delegata ai militari della compagnia Duomo, quella competente per zona, separando di fatto le due inchieste. E appare sempre più improbabile, in quella principale, lo scenario di una rapina finita male. Nel cappotto, la vittima aveva 20 euro, tesserino da medico e carta d’identità; il Rolex non è stato portato via; mancava solo uno smartphone. Troppo poco. E troppo grosso il coltellaccio da cucina abbandonato sul marcapiede, una lama da pane o da arrosto improbabile da portare in giro per un rapinatore da strada.

(ansa)

È nelle ultime tre ore di vita del medico, nei suoi movimenti — resta sempre in zona, lo si vede ancora in stazione poco prima delle 16, il suo telefono aggancia sempre celle di quartiere — e nell’ultimo appuntamento che cercano la chiave del giallo i carabinieri milanesi, guidati dal tenente colonnello Antonio Coppola e coordinati dal pm Adriano Scudieri. Alla moglie e alla sorella, che vive a Milano ma è già tornata a Napoli nel weekend, Ansaldi aveva raccontato di dover incontrare dei «colleghi di lavoro», gente «in arrivo dalla Svizzera». Nel passato del ginecologo non ci sono ombre apparenti, nemmeno di tipo sentimentale: amato dalle pazienti, celebre per le tecniche di fecondazione artificiale e per il garbo, due figlie già grandi, Ansaldi aveva una posizione a Napoli così come il fratello minore Piero, commercialista e presidente della Ansandi & Partners, che offre consulenze anche al Comune e alla Regione Campania. Il palazzo coperto dalle impalcature, sotto al quale il medico è stato sgozzato, è sede dell’Anaao, l’associazione dei medici e dirigenti sanitari italiani, il sindacato di categoria. Non pare, però, che sabato vi fosse entrato.

L’analisi della vita professionale di Ansaldi non sarà breve. E gli investigatori non scartano in partenza nemmeno le piste più improbabili, come quella di una vendetta di qualcuno insoddifatto dalle prestazioni dello specialista, o inverosimili come quella di un parente di una ragazza infibulata (Ansaldi era particolarmente impegnato ad aiutare donne vittime di mutilazioni genitali), con il coltellaccio e le modalità dello sgozzamento come unica suggestione.

All’ipotesi della rapina degenerata crede la politica. Le destre locali, da Mariastella Gelmini a consiglieri e parlamentari leghisti, attaccano la giunta Sala sulla sicurezza e «forte preoccupazione» esprime il governatore lombardo Fontana. Il sindaco ha annunciato un imminente incontro col prefetto Saccone «per rafforzare la presenza delle forze dell’ordine».

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close