INTESA TRA GOVERNO E REGIONI
Arcuri: pronti anche in caso di anticipo dell’Ema, non perderemo un attimo
di Barbara Fiammeri
Arcuri: pronti anche in caso di anticipo dell’Ema, non perderemo un attimo
16 dicembre 2020
3′ di lettura
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa. Secondo quanto si apprende, oggi stesso 16 dicembre il Commissario invierà alle regioni una sorta di libretto delle istruzioni per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Verranno consegnate il 90% delle richiede di dosi avanzata dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto.
“La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme”. È quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della riunione con le Regioni che ha dato il via libera al piano vaccini. “Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale – ha aggiunto -. Le Regioni hanno fatto insieme al commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso”.
21-22 dicembre via libera dell’Ema
L’accelerazione decisa dall’Ema impone anche all’Italia di anticipare i tempi per le prime somministrazioni del vaccino di Pfizer-BioNTech. Il vaccino-day non è stato ancora deciso anche perché, se possibile, sarà individuato d’intesa con i principali governi europei. In ogni caso il disco verde dell’Ema è previsto tra il 21 e 22 di questo mese e subito dopo (al massimo due giorni) ci sarà anche quello dell’Aifa (l’Agenzia italiana dell farmaco).
«Il mio auspicio è che l’Ema, nel rispetto di tutte le procedure di sicurezza, possa approvare il vaccino Pfizer-BioNTech in anticipo rispetto a quanto previsto e che al più presto le vaccinazioni possano iniziare anche nei Paesi dell’Unione Europea», ha detto il ministro della Salute Speranza.
Distribuzione mirata e adesione volontaria
La prima fase – è noto – prevede la somministrazione di 1,8 milioni di dosi e sappiamo già che riguarderà il personale sanitario, sociosanitario oltre che i dipendenti e gli ospiti delle Residenze per anziani. Nel piano, messo a punto dal commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, presente anche lui oggi all’incontro assieme al Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, è stata già fatta una prima ripartizione sulla base dei numeri trasmessi dalle Regioni. Entro il 18 dicembre, i Governatori hanno assicurato che invieranno il dato definitivo sulla base delle adesioni ricevute, visto che la somministrazione del vaccino, anche per il personale sanitario pubblico e privato, resta volontaria.