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Slitta la ‘no deal Brexit’, i mercati aspettano la Fed sul Pil Usa

Dic 13, 2020

Al momento il terremoto sui mercati finanziari causato da una No deal Brexit sembra rinviato. Un colloquio domenica tra il premier britannico Boris Johnson e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si è concluso con la dichiarazione comune di continuare i negoziati oltre la scadenza di domenica sera anche se le parti sono ancora distanti. “Il Regno Unito di certo non abbandonera’ i colloqui. Penso che la gente si aspetti che facciamo il possibile”, ha detto Johnson in un’intervista trasmessa dall’emittente statale “Bbc”. “Per come stanno le cose, e questo e’ quello su cui io e Ursula (von der Leyen) abbiamo concordato, temo che siamo ancora molto distanti su alcune cose fondamentali, ma dove c’e’ vita, c’e’ speranza”, ha osservato Johnson.

Il capo negoziatore per la Brexit dell’Unione europea, Michel Barnier, informera’ gli ambasciatori dei 27 lunedì mattina sullo stato dei negoziati con la Gran Bretagna dopo che le due parti hanno deciso di continuare a trattare per cercare un accordo.

Dunque gli investitori a partire da lunedì mattina concentreranno la loro attenzione sull’anno che sta per concludersi e soprattutto sul meeting della Fed del 15 e 16 dicembre per capire che li aspetta nel 2021. C’è infatti un po’ di incertezza sulle previsioni di un anno che sarà ancora caratterizzato dal Covid. Gli investitori sono diventati più ottimisti quando hanno visto che Fda sta per autorizzare il vaccino della Pfizer e della Biontech che in Gran Bretagna è già in distribuzione ma sussistono una serie di fattori che destano preoccupazione, come il nuovo stimolo fiscale che è fermo nelle stanze della politica di Washington, una potenziale no deal Brexit, e i timori che i valori dei titoli raggiungano nuovi massimi nonostante il virus continui a diffondersi in tutto il mondo. Ecco, la riunione della Fed dovrebbe gettare un po’ di luce su queste incognite che rischiano di influenzare il 2021 dei mercati.

In Italia invece si sta entrando nel vivo dell’esame della manovra economica da 40 miliardi di euro. La commissione Bilancio della Camera si e’ posta l’obiettivo di trasmettere il testo in Aula entro venerdi’, dove il provvedimento potrebbe essere approvato tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima. Poi, il passaggio al Senato per il via libera definitivo atteso entro Natale. Molti e importanti i dati macroeconomici che saranno diffusi durante la settimana. In Italia l’Istat rendera’ noto l’andamento di inflazione, commercio estero e fatturato e ordini dell’industria. Negli Usa quelli piu’ attesi sono la produzione industriale, le scorte di petrolio, i sussidi di disoccupazione e le vendite al dettaglio. Mercoledi’ sono invece in arrivo gli indici Pmi manifatturieri e compositi di Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti. Mentre giovedi’ l’Acea pubblichera’ i dati sull’andamento delle immatricolazioni in Europa a novembre.

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