• 5 Novembre 2024 6:30

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Italia in prima fila creare lo Space Rider, il mini shuttle dell’Esa per le missioni nello Spazio

Dic 9, 2020

MILANO – Industria italiana in prima fila per la realizzazione del mini-shuttle europeo Space Rider: Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) e Avio hanno firmato con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) un contratto da 167 milioni di euro per lo sviluppo di quello che sarà il primo sistema europeo di trasporto automatizzato e riutilizzabile per missioni senza equipaggio, che permetterà accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa.

Grande quanto due minivan, sarà lanciato col nuovo razzo Vega C light nel 2023: resterà in orbita due mesi, ospitando a bordo vari esperimenti scientifici, per poi rientrare nell’atmosfera e atterrare con una precisione di 150 metri, pronto a essere riusato fino a sei volte.

Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca europei, è responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro, parte essenziale del veicolo che raccoglie l’eredità di IXV, la navetta sperimentale realizzata in Italia e testata nel 2015 con il sostegno dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Avio è invece responsabile dello sviluppo del sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile.

Space Rider sarà lanciato nello spazio a bordo del lanciatore Vega C, sviluppato da Avio per l’Esa. “Space Rider aprirà la strada all’Europa per un uso più accessibile, agile e indipendente dello spazio in orbita bassa”, commenta Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. “Space Rider – aggiunge Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio – è un sistema unico al mondo che espande le capacità e gli impieghi del lanciatore Vega anche nelle attività di missioni orbitali estese nel tempo e nel rientro dallo spazio”.

Oltre al contratto con Thales Alenia Space e Avio, a Palazzo Chigi l’Esa ha siglato anche un secondo contratto con Altec (Thales Alenia Space 63,75% e Asi 36,25%) e Telespazio (Leonardo 67% e Thales 33%) per la gestione del segmento di Terra e delle operazioni della missione Space Rider. Altec è responsabile della gestione degli esperimenti scientifici e tecnologici a bordo del veicolo durante la fase di missione nominale, e sarà responsabile di gestire la fase di missione relativa al rientro atmosferico del veicolo.

Telespazio è responsabile delle attività di sviluppo, integrazione e validazione del VCC-OC (Vehicle Control Centre-Operations Control) e dello sviluppo, validazione ed esecuzione delle operazioni di volo. Inoltre, Telespazio sarà responsabile della realizzazione e della gestione della rete di stazioni a terra. Tutte le operazioni di volo saranno gestite dal Centro spaziale del Fucino.

“L’Italia si è fatta promotrice di questo progetto sin dall’inizio, e come Governo ci siamo impegnati a promuovere il programma raccogliendo le adesioni di molti altri Paesi. Quello di oggi è un traguardo importante perché con Space Rider l’Europa fornisce una risposta forte e ambiziosa, all’altezza delle sfide della New Space Economy”, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close