Lazio, quanta sofferenza nel finale!
Nella ripresa Inzaghi leva Hoedt per inserire Radu. La Lazio gioca meglio, ha più energie ma pecca al momento di concludere. Prima Correa e poi Marusic sprecano due buone occasioni per il tris. Anche Milinkovic tenta dalla distanza senza fortuna. Il Bruges è alle corde e cerca di mettere qualche brivido a Reina su punizione senza riuscirci. L’ultima mezz’ora vede i biancocelesti controllare senza problemi il vantaggio d’oro. Immobile spreca un altro paio di occasioni in ripartenza. Inzaghi al 75’ inserisce Caicedo, AkpaAkpro ed Escalante togliendo lo stesso Ciro, LuisAlberto e LucasLeiva. Una scelta rischiosa alla luce del pari del Bruges arrivato pochi istanti dopo: dalla destra è Vormer a crossare un pallone perfetto per la testa di Vanaken che infila Reina con una conclusione potente ed angolata. Lo spartito della gara cambia improvvisamente. Adesso è il Bruges a riversarsi in attacco in cerca del gol qualificazione. La Lazio balla in difesa e in contropiede non riesce a pungere come dovrebbe. Gli ultimi minuti si giocano in apnea e all’ultimo assalto è il Bruges a sfiorare il clamoroso sorpasso con deKetelaere che con un sinistro potentissimo colpisce in pieno la traversainterna. Sarebbe stata una beffa atroce. Il risultato, invece, non si sblocca più. Il 2-2 finale permette alla Lazio di festeggiare una qualificazione storica. Erano vent’anni che il popolo biancoceleste aspettava questo momento: gli ottavi di ChampionsLeague sono realtà. Il secondo posto nel girone alle spalle del Dortmund – vincente per 2-1 contro lo Zenit – non permette ad Inzaghi di dormire sonni tranquilli in ottica sorteggio. Ma poco importa stasera: la Lazio in quell’urna ci sarà. Ed è un’emozione che da queste parti mancava da tanto, troppo tempo.