Per ora una preview, con qualche dato tecnico le immagini del nuovo telaio, dei motori e persino un bozzetto dello stile, ma soprattutto: dichiarazioni fortissime. Parliamo dei re delle auto ibride che fanno il salto: nel 2025 la gamma Toyota sarà 60% fatta di auto elettriche. Solo il 10% massimo non sarà elettrificato. Con la piattaforma e-TNGA scelta dalla Casa una lunga serie di nuove auto elettriche Toyota popoleranno il listino prezzi e affiancheranno le note ibride.
La prima vettura sarà un SUV medio, che si svela forse già in estate 2021 anche in Italia, per battezzare la piattaforma e-TNGA. Solito menù fisso da auto nativa elettrica, con pacco batterie, assali di trazione e molta integrazione possibile, sotto a carrozzerie disparate. I due assali sono pronti a prestazioni varie, con eventuale Dual-motor e pacco batteria modulare per fornire potenza e autonomia secondo esigenze di vari segmenti. Vedremo quindi prossimamente anche la tanto attesa piccola Yaris elettrica che rivaleggia con Fiat 500e? Con calma, si parte dalle dimensioni medie, con segmenti C Toyota ma non solo, perché lo sviluppo della piattaforma è fatto parzialmente in condivisione con Subaru.
Non ci sono tutti i dettagli del nuovo SUV elettrico Toyota che vedremo a breve, però sarà grande circa come RAV4. Nella gamma di elettriche della Casa con questo pianale, spazio a vetture con trazione anteriore, posteriore o integrale.
Fuel Cell
Mentre in molti attendono di capire se le Toyota elettriche avranno batterie allo stato solido prima dei rivali, la Casa giapponese ha anche confermato l’apertura del centro europeo dedicato alle celle combustibile a idrogeno. Una fonte energetica su cui la Casa lavora seriamente per il futuro. A differenza di altri, se la filosofia seria giapponese darà i soliti risultati e non solo chiacchiere, ci possiamo attendere realmente motori Toyota a idrogeno sulle strade. Magari non subito per auto di uso comune in città, ma per veicoli di maggior portata e trasporto merci.
Kinto
Tra le novità che il gruppo giapponese porta anche in Europa per il 2021 c’è Kinto. Anche da noi verrà spinto questo “marchio” di mobilità che offre servizi, per rendere la Casa nota un tempo per la qualità e l’affidabilità dei mezzi, un operatore aperto. App e piattaforma per entrare come hanno fatto prima i colossi europei nel mondo correlato all’auto senza parlare solo di acquisto della stessa ma semmai di sharing e condivisione servizi utili a chi si muove nel mondo connesso.
