Milano scende in avvio dello 0,33%, Francoforte dello 0,4%, Parigi cala dello 0,28% mentre Londra è l’unica a crescere a +0,2%. Fiacchi anche gli scambi in Asia, appesantita soprattutto da Hong Kong, dopo la decisione di rimuovere dall’indice otto società finite la scorsa settimana nella lista nera dell’amministrazione Usa. In calo anche Tokyo, che termina gli scambi a -0,76%.
Sul fronte valutario, le incertezze che ancora animano il mercato continuano a spingere gli investitori lontano dal dollaro e dirigendosi verso valute più rischiose. L’euro si conferma in mattinata sopra quota 1,21 dollari a 1,2142 mentre il cambio euro/yen si ferma a 126,15. I riflettori sono però puntati su giovedì, quando si riunirà il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea che, si attende, dovrebbe varare nuove misure per sostenere l’economia europea. Resta poco variato anche lo spread:
I prezzi del petrolio risentono ancora dell’accordo raggiunto in sede Opec+ di limitare i tagli alla produzione e in mattinata le quotazioni sono in calo: Il greggio Wti perde lo 0,63% a 45,93 dollari al barile; il Brent scende dello 0,5% a 48,97 dollari