emergenza covid
L’Inail ha pubblicato un documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 «nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale»
di Andrea Gagliardi
L’Inail ha pubblicato un documento tecnico sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 «nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale»
5 dicembre 2020
3′ di lettura
«Una differenziazione degli orari e, contestualmente, il potenziamento mirato del trasporto metro e bus possono contribuire in modo innovativo e sostanziale alla riduzione del rischio contagio». E ancora. «Appare pertanto necessario creare un sistema di collaborazione diretta tra mondo della scuola e chi assicura la mobilità (soprattutto nelle aree metropolitane) finalizzato ad azioni concrete, anche attraverso l’attivazione
di tavoli di coordinamento presso Prefetture-UTG in coerenza con la normativa vigente». Lo si legge nel documento tecnico pubblicato dall’Inail sulla gestione del rischio di contagio da Sars-Cov-2 «nelle attività correlate all’ambito scolastico con particolare riferimento al trasporto pubblico locale».
Rischio contagio alto nelle ore di punta sui mezzi pubblici di trasporto
Il nuovo Dpcm prevede il ritorno in classe per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio in una percentuale del 75%. Un ruolo cruciale sarà rivestito dai prefetti. Saranno infatti loro a coordinare i tavoli sul trasporto e ad attuare una strategia anti-assembramento in ogni provincia. Il tutto con una capienza prevista dei mezzi pubblici locali ridotta dal 75% al 50%. L’Inail ricorda che tutti i documenti prodotti finora sul tema ribadiscono come l’intero sistema di trasporto pubblico, «debba essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione». L’Inail ricorda che secondo l’ultima indagine “Aspetti della vita quotidiana” realizzata dall’ISTAT, nel 2019 11,1 milioni di studenti si sono mossi quotidianamente sul territorio nazionale per raggiungere i luoghi di studio. E se è vero che 4 milioni di studenti hanno usato l’auto (da passeggero o conducente) o la moto per raggiungere la scuola o l’università, oltre 3,5 milioni di studenti (35% circa) si sono, invece, spostati con mezzi pubblici (soprattutto pullman, tram e i bus); di questi, circa 1 milione risiede tra Lombardia e Lazio.
Differenziare orari ingresso e potenziare offerta mezzi trasporto
In tale contesto «l’utilizzo dei dati di mobilità prodotti dai monitoraggi delle strutture di mobility delle aree metropolitane, ma anche i big data resi disponibili dalle piattaforme digitali (Apple, Google, Moovit Intel), offrono grandi opportunità per la comprensione del fenomeno, anche rispetto ai picchi orari ed alle tratte più critiche». L’obiettivo è quello di attivare specifiche misure organizzative finalizzate tra l’altro a una «idonea differenziazione degli orari di accesso a scuola rispetto alle fasce orarie di punta, da realizzarsi anche tramite accordi tra scuole limitrofe, su casi mirati»; «potenziare l’offerta di trasporto pubblico, anche attraverso l’impiego di mezzi aggiuntivi di superficie resi disponibili dal privato in maniera mirata rispetto alla mappatura delle criticità emerse per linee, stazioni ed orari»; «potenziare il personale dedicato alle stazioni di scambio (tra metropolitana, ferrovie e capolinea bus) più critiche per afflusso, al fine di assicurare maggiore controllo per la prevenzione di assembramenti»
Mezzi pubblici più usati dagli over 14
Da ricordare infine che nel 2019 i dati disaggregati per fascia di età evidenziano un incremento sensibile nell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico (treno, tram e bus, metropolitana, pullman e corriera) tra le fasce di età con più di 14 anni rispetto a quelle più giovani (0-13 anni). Infatti, le percentuali dell’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico negli ultraquattordicenni sono circa pari al 60%, mentre per gli studenti al di sotto dei 13 anni raggiunge circa il 18%. Se si esplorano i risultati del trasporto pubblico, tra i mezzi maggiormente utilizzati dagli studenti si registrano pullman e corriere con il 29,7% nella fascia di età 14-17 anni; seguono tram e bus con percentuali comprese tra il 17% ed il 20% nelle fasce da 14 anni a 34 anni.