Il nuovo Dpcm varato ieri sera da Giuseppe Conte fissa nuove regole per il periodo di Natale, il primo segnato dalla pandemìa Covid. Ecco lo scenario delle norme per arrestare i contagi.
Spostamenti
Dal 21 al 6 Regioni isolate
Non si esce dai Comuni
il 25, il 26 e il 1° gennaio
Il governo intende limitare al massimo gli spostamenti durante il periodo natalizio. Dunque dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti al di fuori della Regione di appartenenza e il 25, 26 e 1 gennaio sono vietati anche gli spostamenti fra comuni. Naturalmente si può muovere chi deve lavorare o chi ha necessità. Possibile anche aiutare parenti in difficoltà seria. In questo caso bisognerà muoversi con autocertificazione e dichiarare quello che si sta facendo alle forze dell’ordine.
Il coprifuoco
In casa dalle 22 alle 5
A Capodanno divieto
prolungato fino alle 7
Il coprifuoco notturno ci accompagnerà per tutte le vacanze natalizie e anzi a Capodanno sarà prolungato fino alle 7 del mattino. Dunque sappiamo già fin d’ora che dalle 22 alle 5 di ogni notte non si potrà uscire di casa ad eccezione delle ragioni che ormai tutti conoscono: lavoro, salute, stati di necessità. Chi esce dovrà avere con sé il modello di autocertificazione da mostrare (e confermare nelle motivazioni) alle forze dell’ordine se dovesse essere fermato.
Il rientro in classe
Dal 7 gennaio ripartono
le lezioni in presenza,
al 75% per le superiori
Il 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori torneranno in aula in una percentuale del 75% e non più del 50% come previsto dalla prima bozza del Dpcm. La modifica è stata decisa nel corso della Stato-Regioni con l’esecutivo che ha accolto alcune richieste dei presidenti regionali e del ministero dell’Istruzione.
Dal 7 gennaio il primo ciclo sarà dunque in presenza al 100%, le superiori al 75%. La modifica è stata comunicata nel pomeriggio anche a Regioni ed Enti locali a cui è stato presentato un protocollo di lavoro per risolvere le criticità legate alle modalità del trasporto pubblico locale e del tracciamento dei casi di contagio.
Le tavolate
Pranzo sempre possibile
al ristorante. Cenone
soltanto con conviventi
Le regole per bar e ristoranti non cambieranno rispetto a quanto oggi previsto per le Regioni classificate in fascia gialla: i bar resteranno aperti fino alle 18 e i ristoranti potranno lavorare a pranzo con la possibilità di fornire cibo da asporto fino a sera. Queste regole varranno anche per i giorni festivi compresi Vigilia, Natale e Capodanno. Attenzione, però, se l’andamento dell’epidemia dovesse peggiorare mantenendo alcune regioni in fascia arancione o rossa le regole per quei territori sarebbero più severe. Per quanto riguarda i pranzi e le cene a casa viene confermata la viva raccomandazione di limitare le presenze a tavola ai soli conviventi abituali.
Gli alberghi
No ai veglioni il 31:
resta la cena in camera
Sci dopo la Befana
Dalle ore 18 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera. Nessun cenone quindi, come stavano organizzando molti hotel con annessa stanza per trascorrere la notte. Quanto agli impianti sciistici a partire dal 7 gennaio 2021, essi possono riaprire, solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni per evitare assembramenti.
I viaggi
Fino all’Epifania
quarantena obbligatoria
per chi torna dall’estero
Le persone che hanno soggiornato o transitato, nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia, in Stati o territori espressamente indicati, anche se asintomatiche devono raggiungere l’abitazione o dimora dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario esclusivamente con il mezzo privato e sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni sempre presso l’abitazione o la dimora.
I regali
Shopping ammesso fino alle 21
con l’extra cashback al 10%
Fino al 6 gennaio 2021, l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21. Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali. Sarà possibile utilizzare l’“extra cashback di Natale” annunciato dal premier, la prima misura del Piano Italia Cashless, dall’8 dicembre con almeno 10 pagamenti con carta: il rimborso previsto è del 10% fino a 150 euro in un solo mese. Va inoltre segnalato che i centri commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi.
Le uscite
Sì all’attività all’aperto. I sindaci
possono chiudere strade e piazze
È consentita l’attività motoria all’aperta a livello amatoriale a condizione sia assicurata una distanza di due metri per le attività sportive e di almeno un metro per ogni altra attività.
Nelle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico da parte del sindaco, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Ultimo aggiornamento: 15:51© RIPRODUZIONE RISERVATA