Le regole che andranno rispettate durante le feste di Natale e Capodanno sono contenute in un decreto legge e un DPCM (Decreto del presidente del Consiglio) che il governo ha approvato tra mercoledì e giovedì. Contengono ulteriori restrizioni decise per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus, che saranno valide solo per il periodo delle feste natalizie.
Le regole generali
Dal 4 dicembre continueranno a valere le regole sugli spostamenti previste dal DPCM del 3 novembre, quelle legate ai tre colori assegnati alle varie regioni italiane (gialle, arancioni e rosse) che continueranno a essere usati.
Il nuovo DPCM prevede inoltre che gli impianti sciistici rimangano chiusi fino al 6 gennaio. Le crociere invece non si potranno svolgere tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori potranno tornare a scuola in presenza. In ogni scuola, inizialmente, potrà rientrare il 75 per cento degli studenti.
Nelle aree gialle bar e ristoranti potranno essere sempre aperti a pranzo, compresi il giorno di Natale e il 26 dicembre, e fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, con l’eccezione dei conviventi. Nelle aree arancioni e rosse invece continuerà a essere permessa solo la consegna a domicilio e l’asporto. Gli alberghi rimarranno aperti in tutta Italia ma il 31 dicembre non si potranno organizzare cene e veglioni: dalle 18 sarà consentito solo il servizio in camera.
Dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi potranno rimanere aperti fino alle 21. Fino al 15 gennaio però ci sarà una limitazione sui centri commerciali: nei giorni festivi e prefestivi potranno essere aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabaccherie, edicole e vivai.
Il governo ha previsto che dall’8 dicembre chi pagherà con carte di credito, di debito (cioè i “bancomat”) e app per i pagamenti avrà un rimborso del 10 per cento su tutti gli acquisti (anche quelli alimentari e quelli di servizi) fino a 150 euro effettuati entro il 31 dicembre. Questa misura non sarà valida sugli acquisti online.
– Leggi anche:Il testo del nuovo DPCM
Le regole durante le feste natalizie
Il decreto legge approvato nella notte tra mercoledì e giovedì stabilisce che dal 21 dicembre al 6 gennaio siano vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra (comprese le province autonome di Trento e Bolzano) anche per raggiungere le seconde case. Continuerà a essere in vigore il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22 alle 5 del mattino. Per la sola notte di Capodanno sarà esteso dalle 22 alle 7 del mattino. Il 25 e il 26 dicembre e il primo gennaio saranno vietati anche gli spostamenti tra comuni.
In queste giornate, e durante il coprifuoco, ci si potrà spostare solo per esigenze lavorative, motivi di salute e casi di necessità, o per raggiungere la propria residenza, il proprio domicilio o un’abitazione dove si vive con una certa periodicità: le coppie che vivono lontane per ragioni di lavoro dunque potranno riunirsi.
Cosa si può fare nelle diverse aree
Nelle “aree gialle” (attualmente Liguria, Veneto, provincia autonoma di Trento, Lazio, Molise, Sardegna e Sicilia) sono in vigore quelle che possono essere considerate le “regole base”. Rimangono quindi chiusi musei, mostre, teatri, piscine, palestre, cinema e sono sospese le attività di sale scommesse, sale giochi, bingo e slot machine anche nei bar e nelle tabaccherie.
Prima delle vacanze di Natale la didattica sarà effettuata completamente a distanza nelle scuole superiori, tranne che per attività di laboratorio e per gli studenti con disabilità, mentre nelle scuole elementari, medie e per l’infanzia si potrà fare attività didattica in presenza, ma con uso obbligatorio delle mascherine (tranne che per i bambini di età inferiore ai 6 anni). Le università chiuderanno, salvo alcune attività per le matricole e i laboratori.
Come già detto nelle aree gialle ristoranti e bar potranno restare aperti dalle 5 fino alle 18: il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. È consentita la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto.
Nelle aree arancioni (attualmente Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Calabria, Basilicata e Puglia) è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla regione e dal proprio comune di residenza, salvo per esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.. È comunque consentito spostarsi per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza: questi spostamenti riguardano quindi docenti, alunni e gli accompagnatori di questi ultimi. Per chi abita nei territori compresi nelle aree arancioni non ci sono limiti agli spostamenti all’interno del comune di residenza, quindi si potrà liberamente uscire di casa.
Nelle “aree rosse” (Valle d’Aosta, provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania) sono in vigore limitazioni che riducono ciò che si può fare a una situazione simile a quello del lockdown in corso a livello nazionale nella scorsa primavera. In sostanza gli spostamenti, consentiti solo all’interno del proprio comune di residenza, sono limitati alle attività strettamente necessarie, altrimenti è obbligatorio rimanere nella propria abitazione.
Nello specifico, oltre a tutte le restrizioni previste per le aree gialle e arancioni, sono sospese le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, anche nei centri commerciali, che rimangono aperti solo per consentire l’accesso a queste attività. Rimangono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le librerie, le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie e alcune attività inerenti ai servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri e lavanderie.
Sono sospese tutte le attività sportive di gruppo, anche quelle svolte nei centri sportivi all’aperto, mentre è consentito solo lo svolgimento di attività sportiva in forma individuale e all’aperto. Si può svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza fisica e con obbligo di mascherina.
– Leggi anche:Cosa sono questi “cashback”