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Dpcm, ristoranti chiusi la sera anche a Natale e Capodanno

Dic 1, 2020

incontro governo-regioni

Le nuove restrizioni potrebbero durare fino al 15 gennaio. Ma questo dipenderà da quanto saremo in grado di tenere sotto controllo i contagi durante le vacanze di Natale

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Le nuove restrizioni potrebbero durare fino al 15 gennaio. Ma questo dipenderà da quanto saremo in grado di tenere sotto controllo i contagi durante le vacanze di Natale

1 dicembre 2020


2′ di lettura

Il coprifuoco resta alle ore 22 anche a Natale e Capodanno, con bar e ristoranti che chiuderanno alle 18 in tutta Italia, visto che entro le festività tutte regioni dovrebbero entrare in fascia gialla. Il sistema a zone con tre colori resta in vigore. È quanto sta emergendo da parte del governo nell’incontro in videoconferenza tra il ministro Francesco Boccia e le Regioni. Le nuove restrizioni potrebbero durare fino al 15 gennaio. Ma questo dipenderà da quanto saremo in grado di tenere sotto controllo i contagi durante le vacanze di Natale. Il premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, con il ministro Federico D’Incà, incontreranno alle 15 poi i capigruppo di maggioranza per fare il punto sul Dpcm.

No all’apertura degli impianti di sci

Dalla Conferenza delle regioni lunedì era arrivato l’invito al governo a considerare il divieto di assembramento quale “principio cardine” sul quale incentrare il nuovo Dpcm, nonché ad autorizzare gli spostamenti interregionali tra zone gialle. Ma il governo – presente anche con il ministro della Salute Roberto Speranza – non avrebbe mostrato alcuna volontà di concedere allentamenti nel periodo delle festività. L’intenzione di palazzo Chigi sembra sia quella di vietare gli spostamenti tra regioni dal 19 o 20 dicembre fino alla Befana. Respinto al mittente per ora anche il pressing delle regioni alpine, e poi anche dall’Abruzzo, di tenere aperti gli impianti sciistici per gli ospiti degli alberghi e per i possessori di seconde case. Le Messe di Natale si svolgeranno «nella piena osservanza delle norme» ha assicurato mons. Mario Meini, pro-presidente Cei.

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Scuole riaperte dopo l’Epifania

Altro tema caldo è quello della scuola, la cui riapertura al 100% ci sarà solo dopo l’Epifania. Il prossimo Dpcm potrebbe contenere una misura, proposta proprio dal ministero dell’Istruzione, che affida ai prefetti il compito di coordinare, nei rispettivi territori, l’organizzazione del sistema del trasporto legato all’attività scolastica. Parla di una “settimana decisiva” il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che chiede per le regioni un maggior coinvolgimento “nel processo decisionale”. “Occorre accorciare i tempi – sottolinea poi -, fare più attuali le decisioni e accorciare anche il meccanismo di uscita dalla zona rossa ad arancione o da arancione a gialla, che nell’attuale Dpcm attiene a 21 giorni di calendario. Riteniamo si possa fare in modo più rapido».

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