istruzione
Ecco cosa cambia tra lezioni in presenza e dad per effetto del declassamento cromatico: le novità regione per regione
di Enrico Bronzo
Ecco cosa cambia tra lezioni in presenza e dad per effetto del declassamento cromatico: le novità regione per regione
28 novembre 2020
2′ di lettura
Per effetto del declassamento cromatico di alcune regioni, rimangono da lunedì con la didattica a distanza 3,31 milioni di alunni. Il calcolo lo fa Tuttoscuola.
Restano infatti a casa collegati in dad:
1) I 2,73 milioni di studenti degli istituti della secondaria di secondo grado di tutta Italia;
2) 507mila alunni del primo ciclo (elementari e medie) nelle zone rimaste rosse (Campania, Toscana e Abruzzo). La zona rossa prevede la dad dalla seconda media in su, ma come vedremo in Campania la dad vale dalle seconda elementare in su;
3) 80mila alunni di seconda e terza media del Piemonte. Il governatore Cirio, nonostante la Regione sia diventata zona arancione, ha deciso di tenerli ancora in dad.
In Calabria e in Lombardia, passate dal rosso all’arancione, da lunedì ritorneranno invece a seguire le lezioni in presenza circa 719mila alunni, per la maggior parte delle classi seconde e terze di scuola secondaria della Lombardia i cui studenti si aggiungeranno a quelli di prima media, rimasti in presenza.
In Campania
In Campania da mercoledì 25 novembre sono invece tornati a scuola solo i più piccoli, ovvero i bambini della scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola elementare; il governatore De Luca oggi pubblicherà un’ordinanza per prorogare fino al 7 dicembre la dad dalla seconda classe della scuola primariain su. La decisione è stata presa a conclusione della riunione odierna dell’Unità di crisi.
I docenti
Con il rientro in classe degli alunni scendono da 362mila e 332mila i i docenti che continueranno a insegnare da casa. Saranno in classe anche 110.091 docenti di sostegno mentre 60.288 loro colleghi seguiranno gli alunni affidati in altra forma.