Nei primi mesi del 2020 c’è stato un aumento del 7,3 per cento dei femminicidi. E stamattina ci sono altre due donne vittime, dal Nord al Sud. Stanotte un femminicidio a Padova e l’altro in provincia di Catanzaro. A Cadoneghe (Padova) Jennati Abdelfettah, 39 anni, magazziniere, ha ucciso la moglie Abiou Aycha Nata, anch’ella marocchina dopo averla ferita al petto con un coltello da cucina. Ha confessato di averlo fatto per gelosia. E’ stato lui stesso ad avvertire la polizia. La donna in passato aveva denunciato il marito, per poi ritrattare. I tre figli della coppia sono stati affidati a un’amica della madre che abitava vicino a loro.
A Stalettì, provincia di Catanzaro, un cadavere è stato trovato tra gli scogli. E’ di una donna di 51 anni, sposata, che aveva una relazione con un giovane trentaseienne di Badolato. La donna era scomparsa da 24 ore. Dall’esame esterno del cadavere è emerso da subito come il corpo della donna fosse stato colpito da numerosi coltellate in più parti vitali. Al termine delle indagini, i militari dell’Arma hanno stretto il cerchio sul 36enne del catanzarese. L’uomo, originario di Badolato, dopo l’interrogatorio davanti al sostituto procuratore Anna Chiara Reale, è stato sottoposto a fermo per il reato di omicidio, con l’aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata da relazione affettiva, per motivi abbietti e con premeditazione, nonché per il reato di occultamento di cadavere.
L’ultima volta la donna era stata vista il lunedì mattina dai sui datori di lavoro, una famiglia del catanzarese dove era solita fare le pulizia. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito ai carabinieri di individuare nella tarda ora di martedì, il corpo della donna adagiato e seminascosto in una intercapedine tra la scogliera di Pietragrande, lungo la costa del comune di Stalettì.