Sul fronte 4G LTE l’Italia non ha molto da invidiare agli altri paesi, ma il suo impiego non è ancora così diffuso. Il nuovo rapporto di Open Signal sullo stato dell’LTE mondiale delinea una situazione incoraggiante. Se da una parte sulla fibra continuiamo ad arrancare, sul mobile la situazione non è così terribile.
Open Signal si basa sui dati statistici raccolti dagli utenti che si affidano alla sua app di monitoraggio qualità mobile. Globalmente si parla di più di 500mila utenti, in Italia quasi 50mila. Dal rapporto si desume che gli italiani navigano su rete LTE solo il 54,16% del tempo, contro il 96,71% dei sudcoreani e il 92,03% dei giapponesi. In Europa svettano Lituania e Olanda con circa l’84%.
La Francia è al 49,44% mentre la Germania è al 57,12%. Insomma, siamo nella parte bassa della classifica ma il gap con i nostri cugini europei – a parte il Nord Europa – non è così terribile.
La velocità media LTE in Italia è di 26,41 Mbps, mentre a Singapore e in Corea del Sud si viaggia sui 45 Mbps. In questo ambito impressionano i paesi dell’est europeo, con Ungheria, Romania e Bulgaria tra i 34 e i 40 Mbps. La Francia è a quota 24 Mbps mentre la Germania registra un 20,30 Mbps.
In linea di massima per agganciare i migliori avremmo bisogno di prestazioni del 20% superiori, ma in ogni caso siamo nella parte alta della classifica.
In sintesi, è evidente che il mercato mobile italiano è competitivo e allineato con gli altri paesi. Con la progressiva diffusione dell’LTE Advanced i dati prestazionali cresceranno vistosamente. La speranza però è che si accompagni anche una maggiore diffusione, soprattutto al di fuori delle grandi città.