AGI – Ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip di Palmi, e decreto di sequestro preventivo per 25.000 euro nei confronti di un consigliere comunale di minoranza e di un suo sostenitore, ritenuti responsabili del reato di istigazione alla corruzione per aver cercato di influenzare l’onesta e leale volontà di esponenti politici della fazione opposta, anche attraverso la consegna, per l’appunto, di 25mila euro cash in contante. L’indagine, condotta dalla procura di Palmi guidata da Emanuele Crescenti e affidata alla Guardia di Finanza del ruppo di Gioia Tauro, ha permesso di documentare ripetuti tentativi di istigazione alla corruzione perpetrati sia direttamente dal consigliere indagato che per il tramite del terzo. In particolare, dagli accertamenti svolti è emersa la volontà del consigliere comunale di far decadere l’attuale amministrazione entro il 20 febbraio prossimo, termine perentorio entro il quale viene effettuata la ricognizione dei Comuni nei quali occorrerà procedere alle elezioni dei nuovi organi elettivi con la prossima tornata elettorale di giugno. Per raggiungere tale obiettivo, il consigliere raggiunto dal provvedimento cautelare (eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria) avrebbe indebitamente promesso 25.000 euro ad un altro consigliere comunale di maggioranza di un Comune della Piana di Gioia Tauro in cambio delle sue dimissioni.