• 23 Novembre 2024 17:55

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1 maggio: i sindacati a Monfalcone. Sbarra, “Fermare la strage silenziosa di morti sul lavoro”

Mag 1, 2024

AGI – Ha preso il via a Monfalcone, in provincia di Gorizia, la manifestazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil per la Festa del Lavoro che quest’anno è intitolata “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. Sul palco allestito in Piazza della Repubblica nella città portuale i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri che chiuderanno la manifestazione. Attese fino a 5mila persone.

 

“Il confronto col Governo iniziato nei giorni scorsi deve andare avanti. Bisogna aumentare salari e retribuzioni e rinnovare tutti i contratti pubblici e privati”, ha detto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra dal palco della manifestazione. “La stabilità del lavoro e il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro – ha sottolineato – deve restare la grande priorità da affrontare e risolvere con un grande Patto di responsabilità che tenga insieme politica, sistema delle imprese, organizzazioni sindacali e poteri locali”.

 

“Dobbiamo fermare la strage silenziosa delle morti sul lavoro sul lavoro e costruire le condizioni per una strategia nazionale, per un grande Patto di responsabilita’ che tenga insieme politica, sistema delle imprese, organizzazioni sindacali, poteri locali” ha aggiunto il segretario generale della Cisl

 

“Basta spot e interventi elettorali, al paese servono misure strutturali” ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in corteo a Monfalcone. E sottolinea: “C’è un tema dei salari e delle pensioni, che tra l’altro sono escluse dal premio. Abbiamo bisogno di scelte diverse: detassare gli aumenti contrattuali, confermare il taglio del cuneo e dare i soldi alle aziende che rinnovano i contratti e che non hanno incidenti sul lavoro”. Per Bombardieri “il governo dovrebbe parlare di lavoro e di sicurezza tutto l’anno. E non solo in occasione del Primo maggio”.

 

Il bonus Befana “è uno spot, una marchetta elettorale. La gente non arriva a fine mese e ci sono piu’ di 7 milioni di persone che pur lavorando sono povere. Pensare che tutto questo si risolva dando 100 euro lordi a gennaio e a una platea limitata credo sia un insulto al buon senso” ha invece sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini chiedendo al Governo “una politica diversa” che passi “dal confronto con i sindacati”. 

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