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N’drangheta, sequestrate tre auto: a uno degli affiliati villetta e reddito di cittadinanza

Dic 10, 2019

operazione della guardia di finanza

I militari del Comando Provinciale di Genova hanno sequestrato tre autovetture su delega della locale Procura della Repubblica nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria, denominata “Buon Vento Genovese”, conclusasi, lo scorso luglio, con la cattura di 3 cittadini italiani per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica

10 dicembre 2019


Spacciatore con reddito cittadinanza e Porsche di proprieta’

2′ di lettura

I militari del Comando Provinciale di Genova hanno sequestrato tre autovetture (una Smart Fortwo, una lussuosa Mercedes-Benz Classe CLA e una Volkswagen Golf) su delega della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria, denominata “Buon Vento Genovese”, conclusasi, lo scorso luglio, con la cattura di 3 cittadini italiani per traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica, con le aggravanti “mafiosa”, della ingente quantità e della transnazionalità.

Le auto sequestrate

Le prime due autovetture, intestate a A.A., classe 1980, elemento di vertice della cosca di `ndrangheta “Alvaro” di Sinopoli (RC), sono state colpite da un provvedimento del Tribunale di sequestro preventivo finalizzato alla “confisca per sproporzione”, istituto che consente all’Autorità Giudiziaria di sottrarre a soggetti indagati per reati gravi beni e utilità non congrui rispetto ai redditi dichiarati. La terza, invece, risultata intestata ad un prestanome, è stata oggetto di un sequestro preventivo finalizzato alla “confisca ordinaria”, trattandosi di un mezzo utilizzato dall’organizzazione criminale per commettere i traffici illeciti

Villetta ristrutturata e reddito di cittadinanza

In seguito ad ulteriori approfondimenti, è emerso, infine, che uno degli arrestati, I.F., classe 1968, condannato in primo grado dal Tribunale di Locri (RC) in ordine al reato di falsa testimonianza per l’omicidio – avvenuto nel 2005 – di Francesco Fortugno, vice-presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha percepito indebitamente, dallo scorso mese di giugno, il Reddito di Cittadinanza. L’indagato, proprietario di una villetta appena ristrutturata nel comune di Gioiosa Jonica (RC), è stato, pertanto, denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, la quale ha immediatamente disposto all’I.N.P.S. di Reggio Calabria la sospensione del sussidio, pari a 500 euro mensili.

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