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Giro di vite sull’import di petrolio iraniano, Trump toglie le esenzioni | Il prezzo del greggio sale alle… – TGCOM

Apr 22, 2019

Le quotazioni del petrolio a New York sono salite del 2,23% a 65,43 dollari al barile. Mentre il Brent è arrivato a guadagnare oltre il 3%. Annunciando lo stop alle esenzioni per l’import di petrolio iraniano, la Casa Bianca ha sottolineato che “Usa, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, tre dei più grandi produttori di energia, insieme ai loro amici ed alleati, sono impegnati ad assicurare che i mercati globali del petrolio restino forniti in modo adeguato. Abbiamo concordato di prendere azioni al momento giusto per garantire che la domanda globale sia soddisfatta, mentre tutto il petrolio iraniano è rimosso dal mercato”.

La decisione rappresenta un’escalation della campagna di “massima pressione” dell’amministrazione Trump contro Teheran. Tre degli otto Paesi esentati avevano già cominciato a ridurre la loro importazione di petrolio dall’Iran: Italia, Grecia e Taiwan. Gli altri cinque sono Cina, India, Turchia, Giappone e Corea del Sud.

La Cina ha criticato duramente gli Usa per la decisione di annullare l’esenzione dalle sanzioni in caso di acquisto di petrolio dall’Iran: Pechino si oppone “alle sanzioni unilaterali e alla giurisdizione ad ampio raggio”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, per il quale gli accordi siglati di Pechino con Teheran sono “ragionevoli e legittimi”. La Cina è tra i principali importatori di greggio dall’Iran.

Come reazione, Teheran è tornata a minacciare la chiusura dello Stretto di Hormuz, che collega il Golfo dell’Oman al Golfo Persico e dove transita quasi un terzo di tutto il greggio trasportato via mare. Il comandante della Marina del Corpo della Guardia rivoluzionaria, Alireza Tangsiri, ha dichiarato alla tv Al-Alam: “Lo Stretto di Hormuz, in base alla legge, è una rotta di navigazione internazionale e se ci verrà vietato di usarla, la chiuderemo”. “Se ci saranno minacce – ha aggiunto – non avremo altra scelta che difendere le nostre acque“.

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