Anis Amri, il responsabile dell’attentato in cui a Berlino, il 19 dicembre, persero la vita 13 persone, era sicuro di potersi procurare “senza problemi” un kalashnikov sul mercato illegale di Napoli.
Lo rivela, in una lunga ricostruzione, il giornale tedesco “Sueddeutsche Zeitung” che riferisce di una lunga serie di incontri “settimanali” tra il tunisino ed un non meglio identificato informatore della sicurezza tedesca.
La confidenza risale al 25 novembre 2015, quando l’informatore ha già raccolto dal futuro stragista una serie di informazioni utili sia sul suo grado di radicalizzazione, sia su quello di altri elementi che si muovono attorno a diverse moschee della Germania. A questa “V-Person”, come si chiamano
in Germania gli informatori, Amri avrebbe detto di “potersi procurare senza problemi un kalashnikov a Napoli”.Il giornale non pubblica altri dettagli sulla particolare faccenda, anche se il 3 dicembre successivo sembra che ci sia stato un cambiamento parziale d’idea. Amri, informa il suo interlocutore nei rapporti che stile diligentemente, “ha chiarito che intende comprare il kalashnikov a Parigi, e con questo condurre attacchi su territorio tedesco”.