È il primo vagito del nuovo motore made in Maranello ad accompagnare l’annuncio della presentazione della Ferrari SF21. La monoposto del Cavallino rampante per la stagione 2021 di Formula 1 sarà svelata il 10 marzo. Sarà chiamata a risollevare le sorti della Rossa dopo una stagione fallimentare, conclusa con il sesto posto nel mondiale costruttori. John Elkann, presidente e CEO ad interim della Ferrari, ha invocato un approccio all’insegna dell’umiltà per risalire la china. La Rossa cercherà di farlo con una vettura che, stando alle parole del team principal, Mattia Binotto, rappresenta «un miglioramento in tutte le aree in cui è concesso lo sviluppo».

Oltre al motore, di nuova concezione e con potenza maggiore, la Ferrari è intervenuta anche sul retrotreno, non solo per via dei tagli all’aerodinamica previsti dal regolamento, ma anche a causa dell’adozione di una nuova trasmissione, che la Rossa introdurrà spendendo i famosi due gettoni di sviluppo concessi dalla FIA. Per sfruttare al meglio le gomme Pirelli per il 2021, saranno poi riviste le sospensioni posteriori. E, ultimo punto, ma non meno importante, si è lavorato anche per ridurre la resistenza all’avanzamento, vero tallone d’Achille della SF1000. Come? Intervenendo sulla forma delle pance.

«Siamo determinati a fare meglio», aggiunge Binotto. «Dobbiamo lavorare con impegno e attenzione, consapevoli di dove eravamo e dove vogliamo andare. Ma ora è tempo di lasciar parlare la SF21». Prima con il fire-up in attesa della presentazione ufficiale, che si articolerà in due fasi, il 26 febbraio con il debutto della squadra e il 10 marzo con quello della vettura. E poi alla prima prova del nove, nei test pre-stagionali in Bahrain a metà marzo con Charles Leclerc e Carlos Sainz, pronto al debutto ufficiale con la prima monoposto Ferrari tutta sua. Solo allora potremmo intuire a cosa possa ambire la Rossa nel 2021.