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Borse in calo nel finale di settimana. Il Bitcoin vede 49 mila dollari sulla spinta di Mastercard e BNY Mellon

Feb 12, 2021

MILANO – Le Borse mondiali galleggiano vicine ai massimi senza particolari spunti nel finale di settimana. Le azioni asiatiche hanno scambiato a ranghi ridotti per alcune festività e la Borsa di Tokyo ha terminato le contrattazioni con un lieve ribasso: -0,14%. I future sull’Europa sono poco mossi e quelli su Wall Street in prudente rialzo.

Ieri i listini di New York hanno chiuso deboli e misti. sono crollati i titoli di società di cannabis, come Tilray e Aphria, dopo che il settore è entrato nel mirino degli investitori retail, ispirati da Reddit. Sulle Borse hanno anche pesato i sussidi di disoccupazione Usa diminuiti di 19.000 unità a quota 793.000. Gli analisti si attendevano un calo ben più sostanzioso. Il sentiment del mercato è comunque ottimista, per le campagne di vaccinazione e per le economie che cominciano a ripartire, ma anche altalenante visto che l’appuntamento con la ripresa economica, che sembrava vicino, è destinato a slittare alla seconda parte dell’anno.

Il Bitcoin resta il grande protagonista di questi giorni: la regina delle criptovalute tocca un nuovo record esattamente a 49.000 dollari e poi cala a 47.100 dollari, sulla scia dell’interesse che hanno mostrato per la criptovaluta big del calibro di Bny Mellon, Mastercard e Tesla. Dopo l’investimento da 1,5 miliardi di dollari da parte della casa delle auto elettriche, la più antica banca a stelle e strisce ha detto che consentirà ai suoi clienti di detenere e trasferire moneta digitale. A poco sono valsi per ora gli alert della Segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, che ha messo in guarda da una esplosione dei rischi legati alla diffusione delle criptovalute. Dall’inzio dell’anno il Bitcoin è salito del 60% dopo essere quadriplicato di valore nel 2020.

L’euro apre poco mosso sopra quota 1,21 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,2126 dollari e 127,08 yen. Dollaro/yen sale a 104,81. Sterlina scende di poco sotto 1,38 dollari.

Dal fronte macro si registra un rimbalzo, superiore al previsto, per il Pil della Gran Bretagna nell’ultimo trimestre dello scorso anno dove ha messo a segno una crescita dell’1%. Si tratta del doppio delle stime degli economisti raccolte dall’ufficio nazionale di statistica. Nell’intero 2020 il Pil è caduto del 9,9% a causa della crisi Covid, il peggiore ribasso dal 1709.

Il prezzo del petrolio apre in calo. Già ieri l’andamento del greggio aveva mostrato un’inversione di tendenza, mettendo fine ad una sfilza record di guadagni: questo perchè sia l’Opec che l’Agenzia internazionale dell’energia (Aie) hanno riferito che nuove restrizioni e l’emergere di nuove varianti di coronavirus hanno ridotto la prospettiva di una rapida ripresa della domanda. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono dello 0,79% a 57m78 dollari e quelli sul Brent vanno giù dello 0,72% a 60,70 dollari al barile.

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