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Volkswagen Amarok 4Motion: verso l’infinito, e forse anche oltre…

Dic 8, 2017

Pick-up, mercato nicchia? Mica tanto, almeno a leggere i dati di vendita europei, che assegnano a questa categoria di veicoli un valore vicinissimo oramai alle 200.000 unità annue, dato peraltro in costante crescita a velocità più che doppia rispetto a quella del mercato.

Logico quindi che la quasi totalità dei costruttori ne preveda almeno una versione nella sua gamma di prodotto: ma se da un lato si allarga la disponibilità e la possibilità di scelta, dall’altra – almeno in Italia, unica nazione europea a non aver ancora modificato la vecchia e penalizzante normativa che li vede immatricolati come autocarri N1 – resta la difficoltà di poterli utilizzare al meglio.

Eppure le doti dei pick-up sono immediatamente riconoscibili: la loro formula costruttiva li rende versatili quanto nessun altro tipo di veicolo e nella maggior parte dei casi sono veri fuoristrada, con telaio a longheroni, ponte rigido posteriore, sospensioni a balestra, trazione integrale, differenziale autobloccante e cambio con ridotte.

E poi offrono una capacità di carico enorme, grazie al cassone posteriore, mentre le versioni “double cab” trasportano fino a cinque passeggeri, con equipaggiamenti sempre più simili alle auto tradizionali.

All’Amarok di nuovo il Pick-Up Award

L’IPUA (International Pick-up award) è un premio assegnato con cadenza bi o triennale dai membri della giuria IVotY (International Van of the Year), un gruppo di giornalisti di 25 Paesi, specializzati nel campo dei veicoli commerciali. Volkswagen Amarok ha vinto l’IPUA nel 2010 e, grazie al premio di quest’anno, è l’unico pick-up ad aver ottenuto questo riconoscimento per la seconda volta.

Tra le caratteristiche vincenti, i motori V6 a coppia elevata abbinati al cambio automatico ad otto rapporti, gli interni più spaziosi ed i sedili capaci di maggior comfort, un condensato di qualità capace di offrire più potenza, coppia e migliori capacità di impiego su qualsiasi terreno, il tutto a bordo di un veicolo certo non spartano, ma anzi d’elevato livello di lifestyle, con il design ben definito, le finiture d’alta qualità, i sedili ErgoComfort per conducente e passeggero anteriore. Tutte qualità apprezzate, ancora prima dei giurati del premio, dai fruitori diretti: lanciata ad inizio 2017, la nuova versione di Amarok ha avuto un importante impatto sul mercato, con incrementi di vendite vicini al 15%.

Questo non lo ferma nessuno!

Abbiamo avuto una breve ma convincente presa di contatto con l’Amarok, lungo un percorso in off road ricavato all’interno di un crossdromo: siamo già in quella stagione in cui il fango è padrone e se poi il fondo è di natura argillosa le difficoltà aumentano in maniera esponenziale.

Nema problema, dicono dall’altra parte dell’Adriatico, ed in effetti Amarok non si scompone davanti a nulla: sulle salite più impegnative raggiunge la cima caracollando con sicurezza, e sulle discese ripidissime arriva in soccorso l’Hill Descent Assist, con i freni a bloccare automaticamente le ruote per tenere bassa la velocità e conservare la direzione corretta.

Immaginando come scenario d’utilizzo di Amarok contesti dove la natura ancora selvaggia contende il passo alla civiltà rappresentata dai nastri d’asfalto, ci sentiamo davvero di consigliare un veicolo come questo, comodissimo come una berlina su strada e possente come un torello in fuoristrada.

Certo, se anche il Legislatore aprisse gli occhi…

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