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Una loggia massonica a Castelvetrano: tra i 27 arrestati l’ex presidente del parlamento siciliano – La Stampa

Mar 21, 2019

La Provincia di Trapani e quel vizio nascosto degli inciuci attraverso la massoneria segreta e deviata. A oltre trent’anni dalla scoperta a Trapani di una loggia segreta, la Iside 2, dove furono trovati iscritti mafiosi e colletti bianchi, adesso la scoperta di un’altra super loggia massonica segreta, a Castelvetrano, nel cuore del potere mafioso in mano al latitante Matteo Messina Denaro.

Il dato di una forte presenza massonica a Castelvetrano era già venuto fuori nel corso del lavoro di indagine svolto nella precedente legislatura dalla Commissione nazionale antimafia, adesso ci sono gli arresti, 27 in tutto, per loro disposta la custodia in carcere, gli arresti domiciliari e misure interdittive, inoltre nell’indagine vi sono altre 10 persone raggiunte da avvisi di garanzia e ordine di perquisizione, anche tre avvocati del foro di Marsala. In generale l’accusa è quella di partecipazione ad associazione segreta. Ma sono stati contestati anche i reati di corruzione, concussione, falso, peculato, truffa, traffico di influenze illecite, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento, abuso d’ufficio.

In manette sono finiti l’ex presidente del Parlamento regionale Francesco Cascio, l’ex sindaco Felice Errante, il suo vice Vincenzo Chiofalo, e ancora Luciano Perricone uno dei già candidati a sindaco a Castelvetrano (dove si vota ad aprile dopo due anni di commissariamento per inquinamento mafioso), l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, quest’ultimo, che fu anche componente della Commissione antimafia regionale, sarebbe il maestro venerabile della loggia. Un avviso di garanzia per abuso d’ufficio ha raggiunto invece l’attuale assessore regionale all’Istruzione ed ex rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla.

L’indagine condotta dai Carabinieri è coordinata dalla Procura di Trapani, dal procuratore Alfredo Morvillo, e dai pm Sarà Morri, Andrea Tarondo e Francesca Urbani, ha messo in evidenza un “cerchio magico” di politici, massoni e professionisti in grado di orientare le decisioni della Pubblica amministrazione, gestire fondi pubblici, fino ad arrivare a spiare il lavoro di magistrati. Indagato proprio per avere fatto una soffiata su indagini è l’ex segretario del ministro Angelino Alfano quando questi sedeva al Viminale, e cioè Giovannantonio Macchiarola, che è indagato per rivelazione di notizie riservate, sarà interrogato domani. In manette invece tre poliziotti Salvatore Passanante, Salvatore Virgilio e Salvatore Giacobbe. In totale il gip del Tribunale di Trapani, giudice Emanuele Cersosimo, in oltre mille pagine ha provato l’esigenza di 10 misure cautelari in carcere, 17 arresti domiciliari, 5 obblighi di dimora, una misura interdittiva.

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