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“Un baccalà per Venezia”, l’antipasto solidale dello chef fiorentino

Nov 14, 2019

“Un baccalà per Venezia”. È l’idea che lo chef fiorentino Paolo Gori, patron della Trattoria da Burde, ha deciso di mettere in pratica per dare una mano alla città, messa in ginocchio da diversi giorni da un’acqua alta da record di 187 centimetri. “Non so restaurare, non so perché il Mose ancora non sia in funzione – ha spiegato lo chef – ma so cucinare”. E allora Gori, alla guida della storico e pluripremiato ristorante di via Pistoiese, ha deciso di servire da oggi nel suo locale un antipasto a base di uno dei prodotti tipici della tradizione gastronomica veneta: il baccalà.

Il piatto sarà composto da un’emulsione di baccalà montato, servito sul pane arrostito e condito con un filo d’olio. L’antipasto costerà cinque euro: cifra che sarà interamente devoluta in beneficenza per aiutare la città della Laguna. “La situazione di Venezia mi ha ricordato l’alluvione che colpì Firenze nel 1966 – racconta Gori – l’acqua allagò tutta la cantina e il pian terreno della trattoria all’epoca guidata dai miei nonni con l’aiuto dei miei genitori. Ed è per questo che ho deciso di dare una mano, nel mio piccolo, facendo quello che so fare: cucinare”. Gori, che porterà avanti l’iniziativa benefica nelle prossime settimane ha già invitato tutti i colleghi chef della città a fare altrettanto: “Ci stiamo sentendo in queste ore. Spero che ciascuno a modo proprio possa dare il suo piccolo contributo”.

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