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Trump riapre la porta a Huawei, Borse Ue in recupero

Mag 24, 2019

MILANO – Ore 10:20. L’avvio dei mercati europei è in recupero in scia alle parole distensive di Donald Trump sul caso Huawei: dopo le pesanti vendite di Borsa, il presidente americano non ha escluso che la società delle tlc possa essere inclusa in un accordo commerciale complessivo. Mentre annunciava un nuovo piano di aiuti da 16 miliardi di dollari a favore degli agricoltori americani colpiti dalle tensioni commerciali tra le due nazioni, senza fornire dettagli Trump ha detto: “E’ possibile che Huawei possa persino essere inclusa in un accordo commerciale”. Senza però far mancare la stoccata quando ha definito la società asiatica “qualcosa di molto pericoloso da un punto di vista della sicurezza”.

Milano si rafforza con un progresso dell’1,25%, Francoforte aggiunge lo 0,9%, Parigi lo 0,8% e Londra segna un progresso dello 0,7%. Balzo di Safilo a Piazza Affari: venderà la catena di negozi americana Solstice. Spicca poi Cnh Industrial che intende riavviare il suo programma di acquisto di azioni proprie per un importo massimo di 700 milioni di dollari destinato all’ottimizzazione della struttura patrimoniale della società. Tra i peggiori la Juventus, dopo i saliscendi della vigilia legati alle indiscrezioni sull’arrivo di Guardiola, seccamente smentito dal City.

Quotazioni dell’euro in rialzo sul dollaro alle prime battute sui mercati: la moneta unica passa di mano a 1,1202 dollari contro il livello di 1,1179 di ieri sera a New York. Nei confronti dello yen l’euro è a quota 122,67. Prova a recuperare la sterlina sulla notizia che Theresa May potrebbe dare la sua agenda per lasciare la guida dei Conservatori e del governo nel tentativo estremo di agevolare una uscita dall’impasse su Brexit. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi avvia la giornata in leggero ribasso, a 273 punti base. Giornata scarna di spunti macroeconomici. In arrivo dal Regno Unito i dati sulle vendite al dettaglio e dagli Usa gli ordini di ordini di beni durevoli.

In mattinata la Borsa di Tokyo ha mantenuto la via della cautela in una giornata debole per le Piazze asiatiche nel complesso, appesantite dal calo dei tecnologici e del settore energia. Poco variato il Nikkei (-0,16%) con lo yen che è tornato ad apprezzarsi sul dollaro a 109,60, e a 122,50 sull’euro. In positivo Shanghai (+0,37%) e Hong Kong (+0,49%) mentre è piatta Shenzhen (-0,05%).

La seduta di ieri a Wall Street è finita in calo, anche a causa di dati macro domestici deludenti: il Dow Jones ha perso l’1,1% e il Nasdaq l’1,58%. Tracollo per il petrolio a giugno al Nymex: è scivolato del 5,7% a 57,91 dollari, minimi di marzo, segnando il calo maggiore dal 24 dicembre scorso. Sul mercato after hour il greggio ha poi recuperato un dollaro a 58,61 dollari al barile mentre il Brent è risalito a quota 68,56 dollari con un aumento di 78 centesimi al barile. L’oro è in rialzo sui mercati asiatici a 1.284 dollari l’oncia segnando un progresso dello 0,8%.

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