Per gli investigatori del Nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer, non ci sono dubbi che il deragliamento sia stato innescato proprio dall’errato posizionamento dello scambio che doveva trovarsi chiuso e invece era aperto sul binario di servizio. Ieri il direttore Ansf, l’ingegner Marco D’Onofrio, ha riferito alla commissione Trasporti del Senato. Anche l’Agenzia ha avviato un’indagine parallela a quella penale per risalire ad eventuali falle nel sistema dei controlli e della sicurezza ferroviaria: Risulta che il deviatoio 5, la cui posizione non congruente sembra appunto essere stata la causa dello svio, era stato sottoposto, nel corso della notte, a manutenzione da parte di agenti di Rfi — hanno scritto i tecnici di Ansf nella loro relazione —. Tale intervento manutentivo aveva comportato la disalimentazione del deviatoio stesso. Nel caso specifico risulta che gli agenti di manutenzione di Rfi abbiano attivato l’interruzione, chiudendola alle ore 03.45 senza per riuscire a concludere con esito positivo l’intervento manutentivo sul deviatoio. Per tale motivo lo scambio veniva restituito all’esercizio alle ore 04.45disalimentato e quindi in condizioni diverse dalla piena efficienza.