“Le barche nei porti sono al sicuro ma non è quello per cui sono fatte. Penso proprio che queste ultime settimane, caro Gianluigi, ti sarebbero piaciute”. Con questo implicito riferimento alla vicenda Renault, John Elkann ha ricordato, alla preghiera dei fedeli, Gianluigi Gabetti.
La famiglia Agnelli si è infatti ritrovata questa mattina alla Consolata per la messa di trigesima del manager scomparso il 14 maggio scorso a 94 anni. In prima fila, oltre al presidente di Fca John Elkann, il fratello Lapo, la sorella Ginevra, il cugino Andrea Agnelli con la madre Allegra, l’avvocato Franzo Grande Stevens, che con Gabetti ha avuto una lunga collaborazione professionale. La messa è presieduta dal rettore del santuario della Consolata, il canonico Giacomo Maria Martinacci. Alla messa hanno anche partecipato Allegra Agnelli, madre di Andea, Evelina Christillin con il marito Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali ed ex manager Fiat, il banchiere Gerardo Bragiotti e la famiglia Recchi.
“Per me – ha ricordato Elkann, commosso – Gianluigi è stato non solo un maestro professionale ma soprattutto di vita mostrando come grande responsabilità può convivere con armonia familiare come dimostra l’affetto di cui è stato circondato da sua moglie, dai suoi figli, dai suoi nipotini”. “Del tuo coraggio, della tua intelligenza e del sapere essere serio senza mai prendersi troppo sul serio ti saremo sempre riconoscenti”, ha concluso.L’omelia è stata pronunciata da padre Bonaventura, assistente spirituale di Gabetti negli ultimi anni. Bonaventura ha ricordato la devozione mariana di Gabetti che fece restaurare la chiesa dedicata alla Madonna nel paese di Murazzano dov’è stato sepolto. “Di Gabetti – è stato detto nell’omelia – ricordiamo la benevola umanità. ricordiamo i suoi numerosi atti di bontà e la carità cancella i peccati”.