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Taormina, lo scrittore Perroni si suicida in strada: “Gravi problemi di salute”

Mag 25, 2019

Gravi problemi di salute. Per questo lo scrittore Sergio Claudio Perroni stamattina si è tolto la vita a Taormina, in via Roma, all’altezza dell’hotel San Domenico, nella strada che corre sotto il belvedere che si affaccia sull’insenatura di Taormina. Aveva 63 anni. Le ragioni del suicidio sono spiegate in un biglietto rintracciato dalla polizia: la malattia lo aveva probabilmente portato a uno stato di abbattimento emotivo, che alla fine lo ha indotto a farla finita.

Così di fronte al panorama della perla dello Ionio, l’autore di “Entro a volte nel tuo sonno” alle 10 del mattino ha impugnato la sua 7,65, l’ha indirizzata alla tempia e ha premuto il grilletto. Da quel momento sono partite le indagini della polizia di Taormina, coordinate dal vicequestore Fabio Ettaro. Il suicidio è stato compiuto sotto lo sguardo degli automobilisti di passaggio. Poco dopo gli agenti hanno ritrovato il biglietto che lo scrittore aveva lasciato per spiegare il gesto. Quindi la salma è stata restituita alla famiglia.

Nato a Milano, Perroni era vissuto anche a Roma fino agli anni Ottanta. Da qualche anno risiedeva con la moglie a Taormina, dove aveva sede anche la sua agenzia editoriale. Traduttore di autori come Steinbeck e David Foster Wallace, editor, scrittore, autore di testi teatrali, ha pubblicato con Bompiani e con La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi: “Non muore nessuno” (2007), “Raccapriccio”, “Mostri e scelleratezze della stampa italiana” (2007), “Leonilde. Storia eccezionale di una donna normale” (2010), “Nel ventre” (2013), “Renuntio vobis” (2015), “Il principio della carezza” (2016), “Entro a volte nel tuo sonno” (2018).

Da poco Sergio Claudio Perroni aveva presentato al Salone del libro di Torino il suo ultimo racconto “La bambina che somigliava alle cose scomparse”. Una favola per adulti, che ha per protagonista una bambina di 7 anni con “la magia di interessarsi moltissimo delle vicende dei personaggi che incontra, tutte caratterizzate dall’aver perso qualcosa di importante – ha spiegato Perroni al Tg1 lo scorso 28 aprile – lei si immedesima così tanto nel loro disagio da trasformarsi in quel qualcosa rimediano almeno per un po’ a quella perdita. Una favola per adulti? Io credo che le favole siano per tutti comunque”.

“Una tragedia che ha colpito gli amici, ma anche tutta la comunità taorminese”, ha commentato il sindaco Mario Bolognari. Che ha aggiunto: “Perroni era uno dei tanti intellettuali che aveva scelto Taormina come patria elettiva. A nome della cittadinanza esprimo cordoglio, tristezza e commozione per un inatteso e incomprensibile atto. Se conosco la personalità di Sergio, tuttavia, devo anche affermare che si è certamente trattato di un gesto consapevole e lucido, proprio di un uomo intelligente e critico, sicuro delle sue idee. O, almeno, così mi piace credere”.

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