• 19 Aprile 2024 3:24

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Statale, gli iscritti già oltre la soglia del numero chiuso: “Servono fondi per docenti e aule”

Ott 3, 2017

I numeri delle iscrizioni ai corsi delle facoltà umanistiche della Statale hanno già superato il numero chiuso previsto dall’università e poi annullato da una sentenza del Tar di inizio settembre. A due settimane dalla chiusura ufficiale delle immatricolazioni, sono 3.329 gli studenti che si sono iscritti al primo anno, contro il contingentamento a 3.250 che era stato previsto dai vertici dell’ateneo. Cifre che sono destinate a crescere visto che ci sono ancora dei giorni per formalizzare le iscrizioni e che altri corsi devono ancora vedere un assestamento delle graduatorie. In particolare gli “sforamenti” già certificati riguardano Lettere (615 matricole con un numero programmato che era a 580), Beni Culturali (673 contro 530) e Lingue (868 contro 650). E i dati sono destinati a crescere.

Si pone quindi adesso la questione dell’accreditamento. Secondo il decreto ministeriale del 12 dicembre 2016, la Statale rischia infatti di andare incontro all’impossibilità di avviare alcuni di questi corsi dal prossimo anno accademico: la legge prevede infatti che ci sia un rapporto docenti-studenti che deve essere rispettato, pena l’impossibilità di avviare il corso se si sfora per due anni consecutivi. Argomento su cui stanno già ragionando i vertici dell’ateneo e che tuttavia potrebbe vedere delle “correzioni” in arrivo direttamente dal ministero: la scorsa settimana nella commissione didattica dell’ateneo si è parlato di misure in vista per evitare i rischi di non accreditamento. Quindi il ministero sarebbe pronto a mettere mano al decreto e garantire l’apertura dei corsi di laurea anche per gli atenei, come la Statale, che sforeranno i tetti previsti.

Se la matassa burocratica è ancora tutta da dipanare (nulla si potrà dire fino al 15 ottobre, data in cui terminano le iscrizioni) si pone però il problema della aule troppo affollate e delle poche attenzioni che i prof potranno dare alla moltitudine di nuove matricole che si presenteranno alle lezioni. “È un problema che esiste – dice Giuseppe De Luca, prorettore alla didattica della Statale – ci stiamo preparando anche a questo, a seconda di quelli che saranno i numeri troveremo soluzioni per ridurre al minimo i disagi per gli studenti”. Rimane aperta la questione di fondo: se da una parte l’attenzione sul tema sembra aprire nuovi spiragli, dall’altra l’ateneo di via Festa del Perdono chiede interventi strutturali. “Per garantire il diritto allo studio servono fondi per docenti e aule, altrimenti non si arriva a nulla”, aggiunge De Luca.

Gli studenti dell’Udu, associazione che ha portato

avanti il ricorso al Tar si dichiarano poi pronti ad aprire un nuovo fronte anche a Scienze Politiche. Obbiettivo, abbattere anche qui il numero programmato passando per un altro ricorso. “Abbiamo chiesto un incontro ufficiale con il rettore – dice Carlo Dovico, rappresentante di Udu Milano – perché vorremmo arrivare a una soluzione della questione senza dover ricorrere ai tribunali. Se però non verremo ascoltati, allora daremo mandato al nostro avvocato di procedere”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close